La tecnologia brevettata punta a ridurre le emissioni di gas serra in svariati settori dell’economia, proponendo un virtuoso modello replicabile su scala globale.
L’obiettivo di MethaNet è ambizioso: produrre energia sostenibile, pulita e rinnovabile a partire da idrogeno e anidride carbonica. Per la start up siciliana guidata da Antonio Ferraro, la transizione energetica si compie con azione concrete atte a raggiungere la decarbonizzazione, attraverso processi che operino in maniera sostenibile. In concreto, MethaNet realizza impianti industriali per produrre metanolo, sostituendo – sia da combustibile che come materia prima per la sintesi di idrocarburi e derivati – alcuni combustibili fossili nell’accumulo di energia e con l’obiettivo di farne un modello replicabile su scala globale.
A Termini Imerese, in Sicilia, il primo sito della start up nei pressi di una centrale elettrica sfrutterebbe proprio le emissioni di C02 e costituirebbe il volano per altri sistemi di produzione alternative alle fonti energetiche non rinnovabili. Partendo proprio dal metanolo per produrre energia sostenibile e supportare la transizione energetica. In generale, il territorio nazionale sta abbracciando il cambiamento rafforzando l’efficienza energetica, incrementando proprio l’utilizzo di fonti rinnovabili, supportando la decarbonizzazione e operando con condotte atte a supportare la neutralità climatica, auspicata entro il 2050 nello spirito dell’accordo di Parigi.
Imparare dagli alberi
MethaNet, dunque, si pone in questa logica di evoluzione e lo fa prendendo spunto dagli alberi, che assorbono C02 per produrre zucchero e ossigeno. Allo stesso modo la start up immette nell’ambiente energia al più basso impatto carbonico, utilizzando una tecnologia innovativa che prevede la cattura dell’anidride carbonica e la sua conseguente trasformazione in metanolo, attraverso l’utilizzo dell’idrogeno per la produzione di carburante e prodotti più ecologici. Ma anche, complessivamente, promuovendo un virtuoso processo circolare che limiti l’immissione di ulteriore anidride carbonica nell’aria.
Un modello virtuoso
In una prima fase i gas di scarico emessi da industrie e centrali termiche vengono catturati e depurati per produrre CO2 adatta alla sintesi del metanolo. L’idrogeno invece può essere generato dall’elettrolisi dell’acqua o elaborato dall’idrogeno come sottoprodotto disponibile in alcuni flussi di rifiuti industriali. Dalla miscela di H2 e CO2 viene preparato un gas di reazione, a seguire dopo aver ottenuto una miscela a purezza e concentrazione sufficienti, il gas viene convertito in metanolo grezzo e poi separato in metanolo e acqua per il riutilizzo o lo smaltimento: un processo circolare che, in definitiva, non solo riduce l’impatto di ulteriori emissioni inquinanti, ma produce un sostituto fossile biodegradabile, un vettore energetico efficiente che non genera fuliggine o particolato.
Un impegno concreto dalla Sicilia al resto del mondo
Un impegno concreto nella conversione/valorizzazione della CO2 e degli annessi processi di decarbonizzazione. Per raggiugere l’obiettivo zero emissioni del 2050 sviluppando soluzioni concrete, insomma. Come sono appunto tali impianti industriali per la produzione di metanolo come sostituto dei combustibili fossili e mezzo di accumulo dell’energia, che partendo dalla Sicilia (e da una stretta collaborazione con le raffinerie in loco per il reperimento della CO2) con MethaNet guardano al mondo tutto. Come palco per efficaci ed efficienti sistemi di produzione che possano contribuire a scrivere e a fare un futuro più ecostenibile, circolare. E green, come laboriose fronde d’alberi.