Risulta ormai fuori controllo, per ammissione delle stesse autorità locali, il vasto rogo che è divampato sull’isola di Creta, con incendi che hanno lambito anche la strada principale nei pressi dell’insediamento di Agia Fotia, sulla costa sudorientale, costringendone la chiusa da parte della polizia, che ha invitato residenti e visitatori a evitare tutti i viaggi non essenziali a causa della pericolosa qualità dell’aria, del caldo estremo e della caduta di cenere.

Nell’insediamento di Agia Fotia non si contano gli immobili distrutti e la zona è senza corrente, secondo quanto riportato da fonti locali. Almeno quattro anziani sono stati ricoverati in ospedale con problemi respiratori causati dall’inalazione di fumo. Le autorità hanno provveduto a evacuazioni di massa di alberghi, camere in affitto e abitazioni nel comune di Ferma dopo che venti di burrasca hanno spinto gli incendi verso sud.
Le persone sono state evacuate dai villaggi e dalle zone turistiche e trasferite a Ierapetra. Circa 200 sfollati sono stati ospitati nel palazzetto dello sport. Secondo i servizi di emergenza, il fronte dell’incendio si estende ora per almeno sei chilometri, rendendo sempre più difficile il contenimento. Un denso fumo si è esteso fino alla spiaggia di Makry Gialos, a 10 chilometri da Achlia a Lasithi.
La mappa interattiva degli incendi
E non è il solo rogo importante che, complici le temperature record, sta divampando in Europa, o nel mondo. Per questo l’invito è, prima di mettersi in viaggio per lavoro o piacere consultare la mappa interattiva messa a disposizione della NASA che tiene conto di tutti gli incendi segnalati con un range di 24 ore.
In Italia tre Regioni senza flotte aeree antincendio
Intanto alle nostre latitudini non si placano le polemiche per le parole del numero 1 del dipartimento della protezione civile, Fabio Ciciliano, che come riportato dall’Ansa, in audizione alla Commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall’insularità ha ammesso che “Per quanto riguarda la campagna antincendio boschivo del 2025, le flotte aeree regionali hanno registrato un’assenza in Umbria, Molise e Puglia”.