In un mese +150%. Le azioni di Oklo, azienda specializzata in ambito nucleare ed energetico quotata al New York Stock Exchange, si sono fatte notare in un periodo in cui diverse tech company stanno mostrando interesse nei confronti del settore. Amazon, Google e Microsoft hanno in cantiere progetti per alimentare i propri database con energia prodotta da centrali nucleari. Non significa che le Big Tech costruiranno impianti, ma che ne diventeranno importanti clienti finali.
Cosa c’entra Sam Altman con Oklo
Come si legge su Quartz Sam Altman è tra gli investitori di questa società americana, con sede a Santa Clara (California). Finora l’azienda starebbe «sviluppando centrali di fissione di nuova generazione per produrre energia abbondante, conveniente e pulita su scala globale».
La centrale elettrica di Aurora è in grado di produrre 15 megawatt di energia elettrica. Ma gli occhi sono puntati sul progetto del primo reattore nucleare avanzato in America, da realizzare entro il 2027. Tra i dipendenti si contano ex di Apple, SpaceX, Tesla e Boeing.
Perché le azioni Oklo sono cresciute del 150%?
Le ottime performance in Borsa di Oklo sarebbero in parte dovute alla fiducia e all’ottimismo verso un settore energetico che, fino a dieci anni fa, non sembrava destinato a prosperare, soprattutto a seguito dell’incidente di Fukushima nel 2011 (anche se in Giappone i morti furono causati soltanto dallo tsunami).
Sempre Quartz collega i risultati in Borsa di Oklo con l’accordo stipulato a settembre tra Microsoft e Costellation, che negli USA controlla la maggior parte delle centrali. La società di Redmond ha infatti deciso di partecipare al riavvio di un impianto a Three Mile Island, in Pennsylvania. Il clima generale starebbe dunque favorendo anche le aziende innovative.