Negli ultimi anni, il panorama imprenditoriale italiano ha mostrato una crescita significativa delle startup con impatto sociale e ambientale. Secondo il report 2024 del Social Innovation Monitor (SIM), alla fine del 2023 erano attive ben 640 aziende, con una crescita del 9% rispetto all’anno precedente. Questo dato riflette chiaramente una trasformazione profonda nelle strategie imprenditoriali nazionali, dove la sostenibilità non rappresenta più una nicchia, bensì un requisito fondamentale per il futuro economico e industriale.
Il cammino per la sostenibilità
Da docente universitario e presidente di una startup innovativa, posso osservare direttamente come queste aziende rappresentino una nuova frontiera, situata a metà strada tra il profitto e la responsabilità sociale, introducendo soluzioni tecnologiche più efficienti e sostenibili rispetto ai modelli tradizionali.
Nel campo della stampa industriale, e in particolare nella stampa flessografica (utilizzata soprattutto per packaging alimentari, etichette e imballaggi vari), questa trasformazione è urgente. La produzione tradizionale è infatti estremamente dispendiosa dal punto di vista energetico e ambientale: una singola azienda convenzionale può produrre ogni anno circa 40 mila euro di rifiuti chimici da smaltire . Questo processo classico, che prevede sette fasi lavorative, utilizza fino a sei macchinari differenti e richiede oltre cinque ore per la realizzazione di un solo cliché, rappresentando una sfida ecologica evidente.
Il settore mondiale in numeri
Guardando al contesto internazionale, gli Stati Uniti rappresentano un mercato chiave per la stampa flessografica, con un valore complessivo superiore ai 440 miliardi di dollari e previsioni di crescita notevoli per i prossimi anni. In particolare, settori come il confezionamento flessibile mostrano una crescita media annua del 4%, dominati da circa 400 aziende principali che controllano quasi la metà del mercato totale.

Anche le etichette rappresentano una fetta significativa, con un mercato che sfiora i 20 miliardi di dollari annui e cresce costantemente. Il cartone ondulato, infine, rimane un segmento robusto, con oltre 1.500 impianti produttivi solo nel Nord America e una crescita stimata del 2,9% annuo. Questa evoluzione negli Stati Uniti è sostenuta principalmente dalla forte automazione dei processi e dall’adozione degli standard “First”, specifiche tecniche create per uniformare la qualità grafica e cromatica, riducendo inefficienze e costi di produzione.
In Italia, dove la sensibilità verso la sostenibilità è particolarmente accentuata, startup come Custom Flexo stanno contribuendo significativamente a riscrivere il paradigma produttivo. Grazie all’applicazione dell’Additive Manufacturing (stampa 3D industriale), Custom Flexo ha sviluppato un metodo innovativo per produrre cliché flessografici.
Questa tecnologia permette di ridurre drasticamente il numero delle fasi di lavorazione (da sette a quattro), dei macchinari utilizzati (da sei a due) e dei tempi necessari alla produzione (da cinque ore a due ore). I benefici ambientali sono tangibili e immediati: meno spreco di risorse idriche, riduzione significativa di emissioni e rifiuti chimici, nonché un netto abbattimento dei consumi energetici.

Un esempio concreto del vantaggio competitivo di questa tecnologia si è verificato nel 2024, quando un singolo cliché prodotto con stampa 3D è stato utilizzato con successo per una tiratura continua di 75.000 tubi in cartone, dimostrando alta performance e grande stabilità operativa.
Il settore europeo della stampa sostenibile
Il mercato europeo della stampa sostenibile rappresenta oggi un’opportunità concreta anche sotto il profilo economico, con un valore totale accessibile stimato in circa 564 milioni di euro. Le startup innovative come Custom Flexo possono realisticamente raggiungere una quota di questo mercato pari a circa 169 milioni di euro, confermando che la sostenibilità è non solo una scelta etica, ma anche una concreta opportunità di business.
L’integrazione tra modelli consolidati (come quelli statunitensi basati sull’automazione e standard condivisi) e innovazioni tecnologiche sostenibili di matrice europea apre dunque uno scenario industriale rivoluzionario, in cui la stampa flessografica diviene una leva fondamentale della transizione ecologica. Ci troviamo di fronte non solo a un’evoluzione tecnica, ma a una vera e propria trasformazione culturale e industriale, in grado di combinare innovazione, sostenibilità e competitività economica.