I tre marchi prevedono di investire anche sulle auto intelligenti e di avere entro il 2026 oltre 10 milioni di veicoli su strada, 45 modelli dotati di sistemi di guida automatizzata e 25 milioni di auto connesse al sistema Alliance Cloud
Alla fine le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi erano in gran parte vere. L’alleanza franco nipponica tra Renault-Nissan-Mitsubishi, dopo aver speso oltre 10 miliardi sull’elettrificazione e aver immesso sul mercato 10 modelli EV, continuerà a investire massicciamente sulle motorizzazioni a impatto zero e destinerà altri 23 miliardi di euro nei prossimi cinque anni per lanciare 35 nuovi veicoli a batteria entro il 2030.
Si tratta di una cifra di tutto rispetto, come non mancano di sottolineare le tre parti in causa. “Oggi l’Alleanza sta accelerando per guidare la rivoluzione della mobilità”, ha commentato il presidente Jean-Dominique Senard, che poi ha appunto evidenziato come si sia davanti a “investimenti massicci che nessuna delle tre società potrebbe fare da sola”.
Cinque piattaforme per le elettriche di casa Renault-Nissan-Mitsubishi
Il 90% dei nuovi veicoli elettrici in arrivo per il 2030 sarà basato su cinque piattaforme comuni: la Cmf-Aev, base della Dacia Spring; la Lcv-Ev per i commerciali leggeri; la Cmf-Ev, della Nissan Ariya e della Renault Megane E-Tech Electric e che sarà la base di oltre 15 modelli entro il 2030 per un totale di 1,5 milioni di auto e la Cmf-Bev (già nota alla stampa) per la produzione di 250 mila veicoli l’anno dei marchi Renault, Alpine e Nissan, tra cui la nuova Renault R5 e l’erede della Nissan Micra. Chiude la rassegna la Kei-Ev per veicoli elettrici ultracompatti che probabilmente non usciranno mai dal Giappone.
Sul fronte delle batterie, l’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi ha in programma di dotarsi di una capacità di 220 GWh e ha affidato a Nissan, il cui reparto R&D è senza dubbio quello più avanti in materia, il compito di sviluppare le tecnologie per lo stato solido così da produrre in serie batterie Assb entro la metà del 2028.
E non è tutto perché i tre marchi prevedono di investire anche sulle auto intelligenti e avere entro il 2026 oltre 10 milioni di veicoli su strada, 45 modelli dotati di sistemi di guida automatizzata e 25 milioni di auto connesse alla piattaforma comune Alliance Cloud.