C’è un detto in Spagna che dice, “quien no ha visto Sevilla, no ha visto maravilla”. La città andalusa è al terzo posto tra le città più visitate in Spagna e rappresenta il 40% dei pernottamenti nazionali. Un dettaglio non indifferente è che Siviglia non ha le dimensioni di Madrid o Barcellona, conta infatti circa 700mila abitanti. Nel 2023 Siviglia ha battuto ogni record, accogliendo ben 3,5 milioni di persone. Per avere un confronto, Bologna che conta circa 400mila abitanti, nel 2023 ha ricevuto 1,7 milioni di turisti. Sono numeri importanti che rappresentano una grande risorsa per l’economia l’Andalusa ma anche, come accade in tutte le città del mondo, un problema da gestire. Città super affollate, gentrification, aumento del costo della vita per i residenti.
Siviglia è stata eletta Capitale Europea del Turismo Intelligente 2023 dall’Unione Europea, un riconoscimento che ha visto la città andalusa, consacrata per il modello di gestione turistico adottato dalla municipalità. Siviglia ha gareggiato contro altre ventotto città candidate provenienti da tredici Paesi ed ha trionfato insieme a Pafos (Cipro). Il merito di Siviglia è stato quello di aver sfruttato al meglio le tecnologie ed allo stesso tempo aver lavorato sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica. StartupItalia è andata a Siviglia per incontrare Angie Moreno, delegata al turismo per la città.
Leggi anche: A Siviglia blockchain, energia solare e monete virtuali aiutano l’economia di quartiere e le persone in difficoltà
Assessora Moreno, quanto è soddisfatta di questo riconoscimento in un momento storico in cui il turismo sembra più un problema che una risorsa per le città?
Sono molto felice di questo riconoscimento perché il turismo intelligente non è solo digitale ma oggi più che mai è legato alla sostenibilità, accessibilità, digitalizzazione. Siviglia è una città che è riuscita a rendere il turismo intelligente ed il turismo ha reso intelligente la città, questa è la chiave.
Non possiamo nascondere però i problemi. Anche a Siviglia si sta verificando la gentrification, gli affitti sono costosi come in tante città europee con alta vocazione turistica, come gestite il problema?
Il turismo ha un ruolo fondamentale per la crescita economica della nostra città, su questo non ci sono dubbi. La chiave di tutto è la governance. Dobbiamo avere a disposizione tutti i dati possibili per compiere al meglio le scelte ed evitare attriti tra le parti coinvolte.
Sembra uno slogan, ma in concreto cosa ha fatto Sevilla?
Per raggiungere questo obiettivo, disponiamo di un ufficio dedicato all’analisi dei dati. Si chiama Tourism Intelligence System ed è molto utile perché fornisce un quadro completo per i decision maker. Se una compagnia aerea mette una nuova rotta con destinazione Sevilla, che ricaduta ha sulla città? L’idea è quella di prendere decisioni rapide basate sui dati condivisi in modo completamente gratuito ed accessibile a tutti. Inoltre, stiamo sviluppando diversi progetti con l’Università di Siviglia per conoscere e studiare approfonditamente l’attività turistica e le ricadute sulla città.
Siviglia è una città che gestisce oltre tre milioni di turisti l’anno. Di che tipo di turismo stiamo parlando?
Rispetto al 2022 i visitatori sono aumentati del 16,66%. Abbiamo notato un incremento della permanenza media che è di circa 2.18 notti ed è la permanenza più alta registrata negli ultimi cinque anni questo vuol dire che i turisti vogliono soffermarsi di più nella nostra città.
Immagino che il turismo italiano sia molto rilevante.
Invece devo contraddirla. È la Francia a guidare la classifica dei pernottamenti europei. Al primo posto abbiamo gli Stati Uniti mentre l’Italia si colloca al terzo posto.
Avete lanciato un progetto pilota nazionale in collaborazione con Mastercard, per misurare gli indici di sostenibilità, di cosa si tratta?
All’interno del Tourism Intelligence System (SIT), misuriamo l’indice di sostenibilità con la collaborazione di Mabrian e Mastercard. Si tratta di un insieme di indicatori basati sull’analisi dei big data che ci consentono di misurare, tracciare e confrontare i risultati con destinazioni in tutto il mondo.
Cosa viene misurato di preciso?
Distribuzione del reddito turistico, impronta di carbonio, concentrazione dell’offerta turistica, percezione della sostenibilità da parte dei visitatori, stagionalità. Possiamo sapere in modo preciso dove e come vengono spesi i soldi delle persone ed in base a questi dati, fornire informazioni utili ai decision makers.
Siviglia è stata inoltre selezionata dalla Commissione Europea come città pilota per la Missione 100 Climate Neutral and Smart Cities 2030. Come state lavorando a questo obiettivo?
Il modello di città di Siviglia punta sulla sostenibilità e la sfera ambientale è essenziale per la preservazione del nostro patrimonio naturale. Per questo motivo, diverse aree stanno lavorando alla Missione 2030, come il progetto Cartuja Low Emission Zone, che stabilisce aree delimitate per i veicoli inquinanti che non hanno il contrassegno “0 EMISSIONS” o “ECO”. Si tratta di un sistema automatico, basato su una specifica tecnologia, che controlla l’accesso attraverso un sistema di acquisizione di immagini. Inoltre, mi preme aggiungere che Siviglia è la città del Sud Europa con le piste ciclabile più estese, 180 km con 250 stazioni Sevici (il servizio locale, ndr), i primi trenta minuti sono gratuiti. Vogliamo incentivare la mobilità pubblica.
Tra le tecnologie che avete sviluppato insieme a Bosch, Telefonica e Ferrovial, ci sono le luci antipanico basate su intelligenza artificiale. Di cosa si tratta?
Questa soluzione fa parte del progetto “Smart City” ed è stata implementata per la prima volta durante la Settimana Santa qualche anno fa. Consiste nell’installazione di circa cento telecamere lungo le strade principali e nei punti di attraversamento. Molte di queste telecamere sono già installate e alcune sono telecamere di controllo della capacità, che consentono non solo di vedere, ma anche di misurare il flusso di persone.
E le luci?
Si tratta di un sistema di illuminazione installato in punti strategici della città. Permette alla polizia di illuminare rapidamente qualsiasi strada buia con la semplice pressione di un pulsante antipanico. Se, ad esempio, una strada stretta è affollata di gente, prima che si diffonda il panico, è possibile illuminare la strada come se ci fosse luce del giorno.
Come si riesce a conciliare il flusso turistico senza snaturare l’identità di una città?
Ah, la domanda del secolo (sorride, ndr). Non è un compito facile, ma la chiave è concentrarsi sulla sostenibilità, che è uno degli assi principali per la gestione efficiente di una destinazione turistica. Non esageriamo se diciamo che è la più importante di tutte, perché è una condizione necessaria per la sopravvivenza della catena del valore del turismo. Sul fronte dell’economia locale, l’obiettivo è consentire la crescita e lo sviluppo del turismo senza ridurre la qualità della vita dei cittadini e senza perdere l’identità della destinazione. Questo è proprio il motivo per cui la maggior parte dei turisti viene a Siviglia. Il visitatore non vuole solo vedere i nostri monumenti, le nostre chiese e i nostri parchi, vuole anche conoscere la nostra cultura e il nostro modo di vivere, che senso avrebbe visitare una città spopolata dei propri cittadini? Azioni dedicate a proteggere e valorizzare la nostra identità, la nostra essenza, ciò che ci rende unici, sono essenziali affinché questa crescita sia sostenibile. E soprattutto che nessuno venga danneggiato, affinché tutti gli agenti coinvolti possano crescere e beneficiare del valore del turismo catena.
Cosa la rende più felice di questo riconoscimento?
È senza dubbio un riconoscimento alla città, al lavoro che viene svolto da tanti anni, che è trasversale e in cui sono coinvolte tante aree o dipartimenti della città. Ma è anche un riconoscimento ai cittadini, perché Siviglia è una città che accoglie i visitatori e li fa sentire a casa.
Qual è stata la sfida principale?
Paradossalmente è stato il lavoro di comunicare ciò che significa essere una destinazione turistica intelligente, sia verso il settore turistico stesso, sia verso i cittadini. Si tratta infatti di un compito nel quale siamo attualmente immersi e nel quale continueremo a lavorare. E proprio il fatto di essere stati designati Capitale Europea del Turismo Intelligente ha contribuito a questa consapevolezza.
Siviglia vuole essere un modello per altre città?
Uno dei motivi per cui Siviglia è stata candidata a Capitale Europea del Turismo Intelligente è la nostra vocazione a condividere la conoscenza, per costruire insieme il turismo del futuro in Europa. Vogliamo condividere il nostro modello di sviluppo turistico, ascoltare cosa stanno facendo le altre città e incoraggiare un dibattito costruttivo sul turismo del futuro, per renderlo più sostenibile e più vantaggioso per tutti.