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Designer, sviluppatori, aziende e studenti sono chiamati a sviluppare soluzioni per migliorare la vita delle persone con disabilità o con neurodivergenze
L’intelligenza artificiale si sta imponendo come catalizzatore di cambiamento su vasta scala, trasformando radicalmente molteplici settori e dinamiche umane. Uno dei grandi temi sui quali l’AI può impattare positivamente è quello dell’inclusione e diversità. Con l’intenzione di attivare soluzioni a supporto delle persone con disabilità o neurodivergenze Microsoft Italia ha annunciato la partenza dell’Hackaton AI for Inclusion. Si tratta di un’iniziativa realizzata in collaborazione con una serie di istituzioni, aziende, associazioni e partner, per sviluppare progetti basati su soluzioni di IA generativa in grado di valorizzare la diversità, e promuovere una maggiore accessibilità nel mondo delle aziende e nella società.
AI come abilitatore di inclusione sociale
L’hackathon AI for Inclusion ha l’obiettivo di fare leva sul potere dell’AI come abilitatore di inclusione sociale, in grado di abbattere le barriere, offrendo soluzioni per migliorare l’integrazione sia nella vita sociale che lavorativa. I recenti avanzamenti nell’intelligenza artificiale, insieme al progresso di tecnologie quali per esempio riconoscimento vocale e di immagini o la lettura di testi, rendono possibili nuove prospettive per migliorare l’accessibilità delle tecnologie per tutte persone.
Le fasi dell’hackathon
In questo scenario, Microsoft Italia annuncia l’apertura della Call 4 Ideas:
• Fino al 30 aprile gli sviluppatori, designer, aziende e studenti potranno aderire alla Call for Ideas, proponendo idee in grado di migliorare la vita delle persone con disabilità o neurodivergenze attraverso l’applicazione di nuove tecnologie. Tutte le proposte saranno valutate da una commissione di esperti di tecnologia e accessibilità che deciderà quali team potranno proseguire.
• Fino al 15 maggio i team di lavoro selezionati potranno sviluppare l’idea proposta nella Call for Ideas e candidare il progetto in 5 categorie, ognuna dedicata a uno specifico ambito: udito, vista, mobilità, disabilità o neurodivergenze invisibili (apprendimento e salute mentale), disabilità trasversali. In questa fase di sviluppo ogni squadra può usufruire di tutta una serie di risorse online e di ore di mentorship per un supporto concreto allo sviluppo della progettualità e per ottenere approfondimenti personalizzati, consigli pratici e orientamento da parte di professionisti ed esperti.
• Una volta chiuse le candidature, una giuria composta da Microsoft, istituzioni, associazioni e aziende che aderiscono all’iniziativa valuterà i progetti sulla base di criteri quali la fattibilità tecnica, l’impatto sociale e sul business, l’innovazione tecnologica e sociale.
• A fine maggio i finalisti parteciperanno all’evento di celebrazione dei migliori progetti che li vedrà coinvolti nel pitch finale. I team vincitori per ciascuna categoria si aggiudicheranno un riconoscimento esperienziale, che può consistere in visite alle sedi, laboratori e stabilimenti delle realtà partner che sfruttano tecnologie innovative, percorsi di formazione sia a tema innovazione digitale sia inclusione sociale, e accesso a momenti di networking sulle tematiche della Diversity & Inclusion.
Le squadre possono prendere parte all’hackathon in due modalità differenti: si può proporre un’idea originale di una soluzione legata all’accessibilità e inclusione in base alle 5 categorie, oppure aderire a una sfida lanciata dalle aziende e associazioni partecipanti sottoponendo un progetto in linea. I partecipanti potranno presentare un pitch video dove si racconta l’idea sviluppata, attraverso mock-up e prototipi.
Clicca qui per trovare tutte le informazioni e il regolamento per partecipare all’Hackathon AI for Inclusion.
Cambiare il rapporto tra tecnologie e disabilità
Cambiare il rapporto tra tecnologie e disabilità richiede un impegno collettivo per promuovere l’accessibilità e l’inclusione attraverso il design, le tecnologie assistive, lo sviluppo, l’istruzione e l’advocacy. Sono tanti gli aspetti sui quali una Call for Ideas di AI for Inclusion può contribuire a trovare soluzioni utili.
“Interagire con i tradizionali sistemi di input come mouse, tastiere o gamepad può essere difficoltoso per coloro che hanno limitazioni motorie. Soluzioni alternative esistenti, come i mouse da bocca o i sistemi di puntamento oculare, sono efficaci ma possono essere costose e non sempre soddisfano appieno tutte le esigenze di interazione. Attraverso l’Hackathon AI for Inclusion, miriamo a catalizzare idee e progetti che non solo affrontino le sfide dell’accessibilità, ma che trasformino radicalmente il modo in cui le persone con disabilità o neurodivergenze possono far leva sulla tecnologia perché siamo convinti che l’innovazione debba ridurre barriere ed essere un motore di cambiamento sociale positivo. Vogliamo costruire un futuro inclusivo in cui ogni individuo possa sfruttare appieno il proprio potenziale e contribuire al progresso della società” ha dichiarato Sara Anselmi, Direttrice della Divisione Global Partner Solutions e responsabile del team Diversity & Inclusion di Microsoft Italia.
Un hackathon di ecosistema
Microsoft non è sola in questo progetto ma si avvale della collaborazione di istituzioni, aziende, startup, ONG e associazioni che partecipano all’iniziativa mettendo a disposizione competenze ed esperienza. L’ecosistema è infatti parte attiva dell’iniziativa e mette a disposizione premi, risorse, tecnologie e ore di mentorship. Le istituzioni, aziende e le associazioni che hanno aderito all’Hackathon AI for Inclusion sono: 4wardPRO, AccessiWay, AGIC Group, AID, Capgemini, Fondazione ASPHI onlus, Banca d’Italia, Barilla, CNH, Fondazione Diversity, ENS, EY, Gruppo Hera, INAIL, Inps, Istat, Intesa Sanpaolo, Politecnico di Milano, Porini, Rai, Sketchin, Fondazione Tra Terra e Luna, TIM, UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti).