La connessione, la relazione, come primo elemento della vita umana. Ecco perché Danilo Mirabile e il suo team hanno creato Beentouch, il software multipiattaforma che consente chiamate e videochiamate in alta qualità stabili e sicure sia da mobile che da desktop
Non capita spesso di riuscire a fare una videochiamata senza che cada la linea, senza ritardi, latenza, o asincronia fra audio e video. Danilo Mirabile, studente di ingegneria informatica, oggi CEO & Co-Founder, decide un giorno che le persone meritano qualcosa di più, che permetta loro di concentrarsi sulla conversazione, di rilassarsi, invece di focalizzarsi sui frequenti intoppi.
https://twitter.com/beentouchapp/status/627048104173404160
Non è un caso che uno dei tweet più recenti di Beentouch, questo il nome della startup made in Sicily, riporti: “the business of business is relationships, the business of life is human connection”. La connessione, la relazione, come primo elemento della vita umana.
È così che insieme a Emanuele Accardo, Alberto Longo, Federica Munzone, Daniele Pecoraro ed Emanuela Toscano, Danilo pensa a Beentouch, un obiettivo ambizioso per un gruppo di giovani studenti: creare un software che fosse migliore di quelli esistenti in circolazione. Come? Basandosi sull’architettura Peer-to-Peer, in modo che i server esterni, responsabili della scarsa qualità delle chiamate, entrino in gioco solamente nella prima fase, per mettere in contatto i partecipanti alla chiamata.
Ottimizzare il flusso di dati riducendo i consumi di banda
«Beentouch è un software multipiattaforma che consente chiamate e videochiamate in alta qualità stabili e sicure sia da mobile che da desktop» ci spiega Danilo. «Oltre ad implementare due dei più prestanti codec audio/video disponibili ad oggi, il punto di forza è basato su un’architettura logica di rete informatica chiamata Peer-to-Peer, che permette di ottimizzare il flusso di dati inviati e ricevuti riducendo notevolmente i consumi di banda. Inoltre, tutti i pacchetti che transitano nella rete sono cifrati per rendere la comunicazione sicura e non intercettabile da malintenzionati». Infine, un’interfaccia curata nei minimi dettagli, rende Beentouch alla portata di qualunque utente, anche quelli meno esperti.
Perché è migliore delle altre tecnologie esistenti
La chiave sta nella modifica sostanziale dell’algoritmo di trasmissione e in in uno speciale algoritmo di fluidità, messo a punto dal team, che fa sì che quando vi è un errore nella trasmissione di uno o più frame, Beentouch sia in grado di recuperare questi frame restituendo all’utente immagini di elevata qualità. «Con i software VoIP presenti oggi sul mercato, ci accorgiamo che mentre parliamo l’immagine del nostro interlocutore è statica, sfocata – continua Mirabile – mentre la nostra soluzione tecnica permette fluidità e maggior ricchezza di dettagli».
Prossima tappa di Beentouch: il mercato
L’idea dei 6 ragazzi non è rimasta ignorata a lungo. Beentouch è stata infatti selezionata all’interno del processo di accelerazione di TIM #WCAP riservato alle idee più brillanti a livello nazionale.
Al momento il team è al lavoro sul perfezionamento della versione alpha del software e sta ragionando in concreto sull’inserimento nel mercato. «Secondo noi – conclude Danilo – il mercato offre spunti interessanti per questo tipo di nuove tecnologie: sempre più aziende mostrano segni di apprezzamento verso efficaci soluzioni VoIP rispetto al tradizionale PBX grazie alla scalabilità e customizzazione in tempo reale che caratterizza questo tipo di offerta. Speriamo di poter fare presto questo salto!».