Giorno storico per l’automotive europeo. Con il sì, le due assemblee formano il quarto gruppo più grande al mondo
Il nome di battesimo era già noto la scorsa estate, quando Fca e Psa progettavano la fusione per dare vita a Stellantis, il quarto gruppo automobilistico più grande al mondo per fatturato. Dopo il sì all’operazione da parte dell’assemblea Oltralpe (maggioranza del 99,99% come riporta il Sole 24 ore), in questi minuti è il turno degli azionisti di FCA che daranno il via a un’operazione storica per il mondo dell’automotive europeo. Stellantis sarà il terzo gruppo automobilistico per volume, permettendo così all’Europa di giocarsi le sue carte in un mercato globale che ha chiuso un 2020 complesso per le quattro ruote, con un crollo degli ordini provocato dai lockdown in tutto il mondo.
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Stellantis: l’organigramma
L’amministratore delegato del neonato Stellantis sarà il portoghese Carlos Tavares, presidente del consiglio di gestione di Psa e Mike Manley, ad di Fca, curerà le attività nelle Americhe. Il presidente del nuovo colosso sarà John Elkann e Robert Peugeot suo vice. La sede verrà stabilita in Olanda. Se guardiamo alla suddivisione delle quote, il primo azionista è Exor (14,4%), seguita dalla famiglia Peugeot (7,2%), dallo Stato francese (6,2%) e dai cinesi di Dongfeng (5,6%). L’amministratore delegato Taveres, arrivato giovanissimo in Francia dove ha studiato e si è laureato in ingegneria meccanica, si è fatto le ossa alla rivale Renault, partecipando ai progetti sulla Clio e sulla Mégane. Nel 2013 l’arrivo a Psa, in fortissima crisi. Molti esperti hanno paragonato la sua figura professionale a quella di Sergio Marchionne, proprio per la sua capacità di rinnovare il gruppo.
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Carlos Tavares, ad di Stellantis
Stellantis: i numeri
Fca e Psa andranno a formare un colosso che punta a competere nel mercato globale. Insieme oggi vendono 8,1 milioni di vetture, hanno 410mila dipendenti e vantano un fatturato da 180 miliardi di euro. Quali saranno i trend che seguirà Stellantis nel futuro? Senz’altro non mancheranno gli investimenti nella sostenibilità e, nello specifico, sull’elettrificazione della flotta. Anni fa Tesla – che ha chiuso il 2020 vendendo la cifra record di quasi mezzo milione di auto – ha esplorato per prima un mercato minoritario, visto come di nicchia, ma su cui ora tutto il settore automotive sta investendo.
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Stellantis ha già comunicato che continuerà a possedere i 15 marchi che portano in dote Fca e Psa con questo accordo storico. Al nuovo amministratore delegato, Tavares, spetta ora la realizzazione di un piano industriale che, stando a quanto si sa finora, non avrà ripercussioni sul reparto produttivo e sugli stabilimenti. Tutto dovrebbe essere pronto entro l’estate, quando Stellantis mostrerà al mondo e ai consumatori un nuovo inizio. Una novità che, intanto, potrebbe esser ben accolta dai lavoratori riguarda la presenza di rappresentanti dei sindacati nel board.