Dal primo luglio i veicoli full electric o ibridi plug-in in commercio dovranno segnalare con un suono simile a quello di un motore termico retromarcia e movimenti fino a 20 km/h: ecco perché
Sembra assurdo, e un filo contraddittorio. Eppure dovrà essere così, per un’essenziale questione di sicurezza: le auto elettriche dovranno fare rumore. In particolare, quando procedono sotto i 19 chilometri orari. Un sistema che, secondo l’Unione Europea e le sue normative Un 138 approvate lo scorso maggio, è pensato per allertare pedoni e ciclisti i quali, altrimenti, potrebbero finire per essere travolti da un veicolo troppo silenzioso.
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Che cos’è l’Avas
Le auto elettriche e le ibride plug-in del mercato sono infatti note per la loro estrema silenziosità, non avendo più un motore a combustione (o disattivandolo in determinate modalità di guida e sotto certe velocità). Così dal primo luglio i mezzi che verranno messi in commercio devono essere dotati di un Avas, cioè un “Acoustic vehicle alert system” che riproduca il suono di un motore tradizionale in caso di retromarcia o appunto al di sotto dei 19 km/h.
Le questioni di sicurezza
L’obiettivo è in particolare legato alla sicurezza delle aree cittadine con un limite di 30 km/h – dove, fra l’altro, da poco possono accedere anche monopattini e segway – e gli incroci. Al momento il provvedimento riguarda i nuovi veicoli ma entro il 2021 anche i bev o phev (battery electric vehicle o plug-in hybrid vehicle) esistenti dovranno sottoporsi a un retrofit. Cioè dovranno, in qualche modo, includere un segnalatore in regola con gli standard europei.
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Che suono dovranno fare le auto elettriche?
A quanto pare ogni produttore potrà scegliere un suono, ovviamente senza troppa fantasia: deve ricordare quello di un propulsore termico tradizionale. E anche Tesla sarebbe al lavoro per incorporare un Avas nella sua Model 3 con uno speaker incorporato nel telaio. Ciononostante alcuni osservatori non sembrerebbero del tutto soddisfatti: organizzazioni come Guide Dogs e altre legate alla disabilità chiedono infatti che questi rumori vengano resi obbligatori per le sibilanti auto elettriche a ogni velocità.
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Oltre a pedoni, ciclisti o motociclisti distratti il provvedimento riguarda infatti persone non vedenti o ipovedenti per le quali i segnali uditivi sono essenziali per attraversare in sicurezza le strade o per orientarsi sui possibili ostacoli e pericoli in movimento.
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L’avvisatore acustico che dovrà essere montato sui mezzi dovrà essere in grado di produrre un suono con intensità di almeno 56 decibel fino a 75 quando il veicolo si sta spostando appunto in retromarcia o in avanti, fino a una velocità di 20 k/h. Bmw, Nissan e Jaguar si stanno già muovendo in quella direzione.