Si chiama Drinkable Book, letteralmente “libro bevibile”. Arriva dall’America e servirà a rendere potabile l’acqua nei paesi in via di sviluppo, grazie a dei particolari fogli di carta composti da ioni d’argento e agenti antibatterici.
Abbiamo tutti un libro preferito. E perché no, uno che ha cambiato, in qualche modo, la nostra vita. Mai però avremmo pensato che un libro avrebbe potuto addirittura salvare delle persone. È il caso del Drinkable Book. Arriva dagli Stati Uniti ed è capace di rendere potabile l’acqua utilizzando le qualità uniche delle sue pagine.
La dottoressa Theresa Dankovich dell’Università Carnegie Mellon di Pittsburgh stava lavorando da tempo – insieme all’associazione Water is life – su alcuni progetti per ripulire l’acqua contaminata. «L’idea del libro ce l’ha data un’agenzia di comunicazione (DDB New York, ndr.)», racconta. «Così è nato il Drinkable Book».
Il libro da bere è a tutti gli effetti un normalissimo manuale. Si può sfogliare e leggere senza alcun problema.
Ma, opportunamente trattate con agenti antibatterici, le sue pagine possono fungere da filtri e garantire acqua potabile anche nelle zone più remote del mondo. Vediamo come.
Una carta speciale “ammazza-batteri”
«Per prima cosa abbiamo scoperto una carta speciale che filtrava molto bene il liquido inquinato”, spiega la dottoressa Dankovich. «Dopo vari tentativi ne abbiamo creata una in grado di uccidere il 99% dei batteri». Come fare per ottenere questo particolare tipo di carta? Innanzitutto viene immersa in un liquido composto da ioni d’argento e agenti antibatterici. Successivamente viene fatta asciugare a circa 93 gradi, finché la carta non ha assorbito tutte le particelle d’argento. Grazie alle particelle d’argento attivo, questi speciali fogli saranno in grado di purificare l’acqua, eliminando gli agenti patogeni responsabili di malattie come colera e tifo. Al termine del processo assumeranno una colorazione simile all’arancione.
Qualcuno si è stupito vedendo che le pagine non erano bianche. Ma una volta capita la sua funzionalità, tutti si sono detti entusiasti per la scoperta.
Ogni pagina, un nuovo filtro
Il Drinkable Book, infatti, ha da subito riscosso un notevole successo. «Finora l’abbiamo testato sul campo con ottimi risultati nelle acque di alcuni villaggi di Ghana e Bangladesh», ricorda la sua ideatrice. Le sessioni di test sono state organizzate con l’aiuto dell’organizzazione no profit International Development Enterprises, che si occupa di organizzare progetti in sostegno delle famiglie che vivono nelle zone rurali più povere del mondo.
Nel kit del Drinkable Book è presente anche una bacinella con doppio fondale. Le pagine possono essere strappate e inserite nel vassoio per dare il via alla procedura di filtraggio. Ogni pagina è un filtro che può pulire circa cento litri di liquido prima di dover essere cambiato. Questo vuol dire un mese di acqua pulita per ogni singola persona.
Una volta adagiata la pagina sul vassoio e versata l’acqua sporca, il compartimento sottostante si riempirà con il liquido ripulito, pronto per essere bevuto. Si stima che l’intero libro possa garantire fino a quattro anni di acqua potabile.
Una tecnologia per le popolazioni più povere
Su ogni pagina sono scritte – in varie lingue e anche tramite disegni – le istruzioni per usare al meglio il volume. Ma non solo. Oltre al filtraggio dell’acqua, le pagine di questo libro speciale sono fondamentali anche per il loro contenuto.
Su ciascuna di esse infatti, vengono forniti suggerimenti e consigli pratici per attenuare qualsiasi contaminazione e combattere così le malattie che si trasmettono attraverso l’acqua infetta.
Consigli fondamentali, se pensiamo che, mentre il 12% della popolazione mondiale utilizza l’85% delle fonti d’acqua, quasi 800 milioni di persone (11% del totale) non hanno accesso all’acqua potabile e il 35% non ha servizi igienici adeguati (dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità). E così accade che, nel mondo, perdono la vita ogni anno più di tre milioni di persone per aver ingerito acqua contaminata.
Il libro della dottoressa Dankovich ha dei costi di produzione irrisori e potrebbe rappresentare un ottimo alleato per tutte queste persone. Per quanto riguarda la distribuzione, si parla dei primi mesi del 2016. Nel frattempo, è possibile visitare il sito e fare una donazione per contribuire alla diffusione del Drinkable Book nelle zone più povere del mondo.