Le startup attive nel Recycling, Waste Prevention e Digital Solutions possono iscriversi fino al 17 novembre. In palio 25mila euro
Un premio in denaro, pari a 25mila euro, e la possibilità di entrare a far parte del network europeo attivo nel campo dell’economia circolare. Il Green Alley Award, giunto alla sesta edizione, è stato lanciato nel 2014 dal Landbell Group e sostenuto dal Consorzio ERP Italia con l’obiettivo di attrarre e supportare le migliori startup europee operanti nel campo del riciclo, del trattamento dei rifiuti e delle soluzioni tecnologiche in grado di ridare una seconda vita a ciò che, apparentemente, una vita non ce l’ha più. Sei le startup che saranno selezionate per il Grand Finale a Berlino, di cui 5 scelte da una giuria tecnica alla quale prenderà parte anche David Casalini, founder di StartupItalia, e una nominata dal pubblico. C’è tempo fino al 17 novembre per candidare la propria realtà sul sito ufficiale.
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Green Alley Award: gli steps della call
La call è aperta a tutte le startup che abbiano nella propria mission l’obiettivo di un mondo senza sprechi e l’economia circolare sia il cuore attorno al quale ruota il business plan. Ci si può candidare sul sito fino al 17 novembre. Una call che avrebbe dovuto chiudersi a giugno ma, causa Covid-19, è stata rimandata all’autunno. Recycling, Waste Prevention e Digital Solutions sono le tre categorie all’interno delle quali le startup candidate devono operare.
Dopo la chiusura della ricezione delle domande, il pubblico potrà votare la startup preferita dal 12 gennaio al 2 febbraio 2021. Il 22 aprile del prossimo anno è previsto il Grand Finale a Berlino, durante il quale i sei finalisti dovranno esporre il proprio pitch di fronte a una giuria e a una platea internazionale, ricca di esperti del settore e aziende legate all’economia circolare.
La mission del Green Alley Award
L’obiettivo è quello di eliminare gli sprechi e ridurre al minimo la pressione sulle risorse naturali e sugli ecosistemi. Per fare questo c’è bisogno di un cambiamento radicale perché, secondo gli organizzatori del Green Alley Award, le politiche varate a livello europeo, come il divieto della plastica monouso, non sono sufficienti. Creare un’economia che utilizzi le risorse in modo sostenibile ha bisogno di innovatori e, proprio per questo, Green Alley Award è alla ricerca di startupper decisi e motivati che guardino avanti con un proprio modello di business totally green e un prodotto o un servizio già pronto per il mercato.
I vincitori delle call precedenti
In sei anni, Green Alley Award ha contato più di 1.000 applications provenienti da 30 Paesi differenti, per un totale di 36 finalisti che hanno intrapreso un percorso di successo. Se nel 2014 si sono candidate in 79, lo scorso anno la call ha raccolto 274 startup a livello internazionale. Nel 2018 a vincere era stata Aeropowder, startup che utilizza piume di scarto dell’industria avicola per produrre imballaggi termici sostenibili. Dopo la pulizia e il trattamento, le piume vengono ricoperte da un rivestimento alimentare compostabile certificato chiamato “pluumo”, che funge da alternativa ecologica agli imballaggi in polistirolo convenzionale, alle schiume PE o alla pellicola termica.
Nel 2019, invece, ha vinto Gelatex, realtà finlandese attiva nella produzione di tessuti ecofriendly che sostituiscono il cuoio. Finora nessuna startup italiana è mai risultata vincitrice, ma quest’anno questa opportunità può rappresentare un’ottima occasione di successo per le numerose realtà attive nel campo della circular economy nel nostro Paese.