A mettere in campo il progetto, un team di ingegneri dell’Università di Palermo, un gruppo eterogeneo per età e per esperienza, dove non mancano i giovani e con un obiettivo: “creare indipendenza”
L’idea della startup siciliana InSight si chiama Arianna, ed è un sistema nato per migliorare le capacità sensoriali di chi ha difficoltà visive durante gli spostamenti. Arianna, come il famoso filo, permette infatti alle persone con difficoltà visive di destreggiarsi con facilità in qualsiasi “labirinto”: dai luoghi pubblici come aeroporti, supermercati, ospedali e stazioni, alla propria casa. Il filo però questa volta è virtuale. Si tratta infatti di un sistema di navigazione pedonale tramite smartphone, basato sulla realtà aumentata, e che non prevede l’utilizzo del GPS o l’ausilio di pavimenti tattili.
Arianna è un brevetto depositato da InSight, una startup dell’Università di Palermo, e rappresenta un sistema innovativo di navigazione indoor, che si è già aggiudicato una buona recensione sul MIT Technology Review e ha vinto l’edizione 2014 di StartCup Sicilia. A mettere in campo il progetto, un team di ingegneri dell’Università di Palermo, un gruppo eterogeneo per età e per esperienza, dove non mancano i giovani.
La tecnologia alla base di Arianna è molto semplice: basta scaricare la app e avremo fra le mani la nostra personale versione di realtà aumentata. Una volta che la persona non vedente (ma la tecnologia è pensata anche per gli anziani o per vedenti con difficoltà in ambiente indoor) si trova in un luogo dove è stato istallato il sistema Arianna, la app codifica le informazioni interattive lungo il percorso, informandola sulla direzione da seguire tramite un segnale vibrante sul proprio cellulare. Le vibrazioni sono correlate alla posizione e alla direzione del utente, consentendogli di capire qual è la direzione da seguire e se vi dovesse essere la presenza di ostacoli.
Come funziona il filo virtuale di Arianna
Bastano pochi gesti: si accende la fotocamera dello smartphone e la si punta verso il suolo, mettendo un dito sullo schermo. La fotocamera muovendosi avanti e indietro scansiona le linee presenti nel terreno e quando la linea passa sotto il dito dell’utente sullo schermo, l’applicazione provoca una vibrazione sullo smartphone.
L’obiettivo di Arianna è però ancora più articolato: fornire una piattaforma che permetta la fruizione di più servizi all’utente su quella che è la realtà che percepisce utilizzando per esempio alcune etichette speciali, come i codici QR, distribuite lungo il percorso per codificare informazioni supplementari rilevabili dalla fotocamera. Nel mentre, un’infrastruttura di rete (3G, WiFi) sarà in grado di fornire informazioni sulla propria localizzazione e sulla correlazione tra i diversi percorsi e punti di nostro interesse.
Arianna però non avvantaggia solo gli utenti che ne hanno bisogno, ma il sistema pare offra un importante vantaggio economico anche ai gestori dei luoghi pubblici. Quando sarà in commercio dicono gli ideatori, la tecnologia dovrebbe costare infatti molto meno delle attuali mattonelle tattili utilizzate finora.
Un filo di Arianna virtuale dunque, che permetterà a ipovedenti, non vedenti, ma anche agli anziani con difficoltà, di orientarsi con maggiore facilità in luoghi spesso a loro preclusi. Una tecnologia che creerà “indipendenza”.
@CristinaDaRold