Basta un clic per scoprire la qualità dell’aria che respiriamo
Se Milano piange, Roma certo non ride. Potremmo sintetizzare così l’attuale situazione italiana, con una pesante coltre di smog che grava sulle principali città del Paese. Non solo quelle del bacino padano, ma anche la capitale versa in stato emergenziale. Su questo sito è possibile monitorare in tempo reale la situazione per rendersi conto di quali sono le giornate “no”.
E se non si può evitare di uscire, sulla base dei dati è però possibile programmare eventuali attività sportive all’aperto. È infatti controindicato usare la bicicletta, fare jogging e organizzare partite di calcetto quando le concentrazioni di polveri sottili superano i livelli di sicurezza. Quindi chi abita in città a rischio dovrebbe monitorare quotidianamente i risultati delle centraline e organizzare di conseguenza – nei limiti del possibile – le proprie giornate.
La mappa dell’inquinamento di ARPA Lombardia
Sono diversi i siti che offrono la possibilità di accedere, gratuitamente, ai dati a disposizione dei tecnici. Il principale è sicuramente quello dell’ARPA. L’immagine sopra, per esempio, viene proprio dal sito di ARPA Lombardia. Ma si è via via imposto il lavoro svolto dai ragazzi cinesi dietro il World Air Quality Index che, oltre a permetterci di sbirciare ciò che accade al di fuori dai nostri confini, hanno uniformato i livelli che monitorano le emissioni (difformi a seconda delle leggi nazionali sul tema), per offrire così un vero e proprio mappamondo completo dell’inquinamento.
Quando gli occhi bruciano e la gola inizia a pizzicare, per evitare sorprese fate dunque un salto su quel sito. Proprio gli ospedali di Milano in questi giorni hanno registrato un incremento notevole di bronchiti legate a doppio filo non ai mali di stagione ma alle polveri sottili che, superando le difese naturali delle nostre vie respiratorie, raggiungono i polmoni. L’inquinamento infatti indebolisce il fisico esponendolo alle infiammazioni. I soggetti a rischio sono quelli debilitati, ma anche gli anziani e i bambini. Cui aggiungere i tabagisti, che già sottopongono il proprio organismo allo stress del fumo.