Capire a fondo le procedure sanitarie è un diritto dei pazienti. Il software, oltre a spiegarle, valuta l’effettiva comprensione da parte del malato
Alzi la mano chi, a fronte di un qualsiasi esame medico, ha capito tutto sul consenso informato. A parte qualche rara eccezione, sono davvero pochi i fortunati. Per sopperire al bisogno di un’informativa chiara e semplice in campo medico c’è un’app: Confirmo. Il software chiarisce dubbi e perplessità sui documenti che i pazienti devono comprendere e firmare, grazie a contenuti testuali, infografici, audiovisivi e interattivi. Ma non è tutto: Confirmo mette alla prova il ricettore della procedura sanitaria tramite test e questionari, al termine dei quali ne certifica l’apprendimento.
Le falle nella comunicazione del consenso informato
“Le ragioni della difficoltà nella comprensione di questo tipo di informative sono da rintracciarsi in più ambiti – riferisce Marco Cappellini, fondatore, insieme a Nicola Toffanin e Mattia Donato, di Confirmo – Anzitutto, gli studi di settore ci dicono che i pazienti che dichiarano di non ricordare quanto gli è stato riferito sulla procedura sanitaria, durante il colloquio, si aggirano tra il 40 e l’80%“.
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Le “colpe” sono da attribuirsi, a volte, ad un linguaggio troppo tecnico e poco comprensibile per il paziente; alla mancanza di tempo necessaria ad una spiegazione precisa; all’inconsapevolezza che uno stato emotivo alterato potrebbe implicare mancanza di lucidità e capacità mnemonica.
La mancata comprensione delle procedure mediche obbligatorie per il paziente non comporta un danno esclusivo nei confronti di chi deve sottoporsi ad una prestazione sanitaria, ma anche verso la stessa struttura ospedaliera. “Mettiamo il caso di un esame endoscopico. Se la persona che dovrà effettuare la prestazione non è adeguatamente preparata, ad esempio non è digiuna, l’endoscopia deve essere annullata, causando disagi al paziente e alle liste di attesa”, spiega Marco. Altro caso di particolare interesse, in questo campo, è il contenzioso medico legale, che spesso nasce proprio da una incomprensione degli atti.
Cosa fa Confirmo
Il software, che ha terminato la fase di collaudo ed è già operativo nel reparto day surgery dell’ospedale di Padova e nella diagnostica per immagini di Brescia, è stato sviluppato a fianco di medici, dirigenti e legali.
“Confirmo si adatta alle diverse esigenze di una struttura sanitaria, e comunica, in maniera semplice; chiara; efficiente ed efficace, qualsiasi tipo di informativa medica: dalle norme sulla privacy agli atti sanitari. Non solo, si può utilizzare anche per digitalizzare i documenti del paziente; dargli la possibilità di firmare in modalità elettronica; certificarne la comprensione delle informazioni”, racconta Marco, e descrive i punti chiave dell’app: “Flessibilità della piattaforma; alta integrabilità con altri sistemi informativi; autonomia nella gestione da parte del cliente ed intuitività sono i punti di forza di questo spin off di Openview“.
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Inoltre, il software è accessibile anche da parte di persone anziane o disabili ed è disponibile in più lingue. I tre fondatori, ex system integrator, in media 33enni, stanno valutando la possibilità di trasferire tutti i dati inglobati dall’app nella blockchain ed in sistemi di intelligenza artificiale. Confirmo ha già ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui: Innova S@alute 2016; 10×10 PA senza carta – ForumPA; BioUpper Call for Ideas.