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Si chiama Mygrants e, attraverso le possibilità offerte dalla tecnologia e dai dati, punta a liberare i talenti, le capacità, le competenze professionali dei migranti e a trasformare, dunque, i flussi migratori in un’opportunità di sviluppo sistematico per i territori e le economie. 

Impatto positivo per tutta la società

Fondata da Chris Richmond N’zi, ex analista dell’agenzia Frontex di origini ivoriane ma cresciuto tra Stati Uniti ed Europa, e dalla compagna Aisha Coulibaly, Mygrants è una piattaforma di adaptive microlearning attraverso la quale migranti, rifugiati e richiedenti asilo possono valorizzare le esperienze pregresse, costruirne di nuove, validarle ufficialmente e, in questo modo, intercettare concrete possibilità di inserimento lavorativo. Dal canto loro, infatti, le imprese che cercano lavoratori trovano qui connessioni dirette con quanti possono coprire il loro fabbisogno di occupazione. Attraverso borse di studio, Mygrants aiuta anche chi ha talento, ma è stato costretto a interrompere l’università, a riprenderla e sostiene chi vuole trasformare un’idea di business in un’impresa for profit, per esempio insegnando – con workshop specifici – a raccogliere i capitali. Mygrants intercetta, dunque, un trend epocale puntando a costruirvi valore per gli individui e, simultaneamente, per il sistema, con un innovativo approccio, altrettanto simultaneo, di profitto economico e di impatto benefico sulle economie e i territori. 

Facciamo cose folli, rendendole normali

«Siamo migranti, critici, innovatori, sovversivi quando necessario, sempre concreti», raccontano di sé i collaboratori del team: «Ogni giorno facciamo cose folli, rendendole normali». L’Onu prevede che entro i prossimi 25 anni un miliardo di persone lascerà la propria terra per sfuggire da guerre e cambiamenti climatici, generando una sfida senza precedenti per il pianeta. Secondo l’Organizzazione Mondiale per le Immigrazioni, i migranti sono, al contempo, una delle più potenti forze di trasformazione economica e sociale, generando quasi il 10 per cento del PIL globale. Contribuendo, invece, al 9% del PIL italiano (Fonte Leone Moressa), nel 2023 sono stati protagonisti del record storico delle assunzioni programmate dalle imprese del nostro Paese, un totale di 1.057.620 persone (fonte Unioncamere-ANPAL). 

«Il talento è equamente diffuso in tutto il mondo, le opportunità no. L’incontro tra opportunità e talenti è ciò che sappiamo fare meglio», annuncia il founder nell’applicazione Mygrants, a cui sono iscritte 680.000 persone tra Europa, Africa, Asia e SudAmerica. Tra questi 70.000 hanno un profilo high skilled, ovvero possiedono competenze elevate costruite attraverso una laurea, un master, un diploma tecnico avanzato e la formazione professionale. «Pensiamo che il talento e i talenti siano un fattore di attrazione per gli investimenti, un catalizzatore nel circolo virtuoso della creazione di posti di lavoro e della crescita e un elemento essenziale per la coesione sociale». Secondo l’ultimo decreto sui flussi, fino al 2025 saranno ammessi nel nostro Paese 452.000 cittadini stranieri tra lavoratori autonomi e lavoratori subordinati. 

Chi scommette su questa visione

Rivendicando, dunque, la spinta propulsiva delle migrazioni nel trasformare l’Europa, Mygrants e la sua filosofia pragmatica, cosmopolita, meritocratica, sta attirando su di sé l’attenzione degli investitori. L’ultimo in ordine di tempo è PlusValue, organizzazione italo-inglese di impact investing – che sostiene cioè soluzioni innovative che coniugano profitto e impatto sociale -, entrata ufficialmente nel capitale di Mygrants dopo averla già sostenuta in passato. «Mygrants contribuisce al cambiamento positivo combinando tecnologia, formazione e lavoro. Siamo orgogliosi di poter contribuire al suo successo», ha commentato il fondatore e Managing Partner Filippo Addarii. «I migranti sono le risorse per il futuro dell’Europa».