La sostenibilità non può essere intesa come l’attività di un singolo ufficio. Sono le imprese stesse, con le persone che le animano, a dover agire nei rispettivi ambiti di business tenendo sempre a mente i temi ESG. Su StartupItalia stiamo raccontando il percorso sostenibile di illimity fin dalle origini. In occasione dell’evento ESG IN CREDIT & FINANCE – Dall’economia reale all’economia sostenibile, tenutosi a Le Village by CA Milano, abbiamo raccolto gli spunti di due figure della banca su uno dei temi più promettenti nel campo della sostenibilità.
Sostenibilità: cosa sono i fattori ESG
I fattori ESG (Environmental, Social and Governance) vanno a definire la sostenibilità e quanto impatto ha un investimento su ambiente, società e vita delle imprese. In questa sfida verso la transizione ecologica anche le banche devono giocare un ruolo. «Abbiamo avuto la grande fortuna di costruire tutto da zero, come su una pagina bianca – ha premesso Isabella Falautano, Direttore Comunicazione e Sostenibilità di illimity -. Da 2 anni e mezzo abbiamo inserito una strategia ESG all’interno della strategia aziendale. Noi siamo sustainable native».
Isabella Falautano, Direttore Comunicazione e Sostenibilità di illimity
Come già visto nel piano strategico 2021-25 presentato pochi mesi fa, illimity mantiene alta l’attenzione sulla sostenibilità e sull’impatto delle sue attività. «Ecco perché illimity vuole accendere il potenziale delle PMI: lo facciamo con un business che si rivolge soprattutto ai settori in difficoltà – ha aggiunto Falautano – e questo, per noi, significa avere un impatto sociale importante. Noi esistiamo come banca che deve dare sostegno a quegli attori economici che rischiano di cadere». Nel corso dell’evento tenutosi a Le Village by CA Milano, si è molto parlato del ruolo di chi lavora nel mondo del credito e di un nuovo approccio nei confronti del debitore quando si è di fronte a crediti deteriorati e asset sottostanti con ancora del potenziale da esprimere.
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Il settore energy
«Non è solo il nostro. Io credo che l’obiettivo delle banche debba essere proprio quello di accompagnare tutti i soggetti verso le transizioni in atto, da quella ecologica a quella digitale», le parole di Falautano. Per dare un esempio della sua azione nel campo dei distressed credit, in una delle tavole rotonde dell’appuntamento milanese ha preso la parola anche Elena Maspoli, Head of Special Situations Energy di illimity, esperta in un settore cruciale per la messa a valore dei cosiddetti crediti deteriorati. «Abbiamo aperto una procedura di gare per rimettere sul mercato sei impianti in grado di produrre energia elettrica nelle Marche», ha spiegato.
Elena Maspoli, Head of Special Situations Energy di illimity
Generare energia ha senz’altro un impatto sull’ambiente e sulla società: per questo la banca ha scelto di mettere in campo un team che integrasse competenze finanziarie ad altre di tipo ingegneristico proprio per valorizzare a pieno gli impianti in disuso. «illimity – ha proseguito Maspoli – ha avuto l’intuizione di creare questa squadra fortemente specializzata. Ci dedichiamo alle situazioni di crisi di imprese che hanno come asset sottostante impianti che producono energia elettrica. Una volta individuate, grazie al nostro know how e alle risorse finanziarie, rimettiamo in bonis le imprese restituendole al mercato e alla società».
La sostenibilità urbana
Ma la sostenibilità non riguarda soltanto l’aspetto energetico. Oltre a fondazione illimity, di cui vi abbiamo raccontato gli obiettivi sulla riqualificazione degli immobili nell’intervista al presidente Giancarlo Bruno, la banca opera anche nel campo dei crediti deteriorati con asset immobiliari sottostante e, se ne intravede valore, punta a rigenerarli investendo in progetti finanziari con beneficio per il territorio. Cantieri abbandonati, progetti immobiliari in difficoltà ed edifici in disuso possono meritare un’opportunità di rilancio se convertiti in nuovi spazi da restituire alla comunità. Avendo dunque un impatto positivo sulla società.
