Nel panorama gaming siamo sempre ricettivi in merito a quel che sgorga dal sottobosco indie. Angel Dorantes, sviluppatore che ha collaborato con la software house Game Atomic, è l’artefice di Kraino Origins, un divertente platform in stile retro gaming a scorrimento orizzontale nel quale impersoniamo uno scheletro. La storia è una semplice scusa per apparecchiare il terreno di scontro, dare un obiettivo chiaro al gamer e lasciargli campo libero per uccidere un nemico dopo l’altro. Kraino, infatti, è uno scheletro che avrebbe dovuto essere l’arma micidiale nelle mani del dottor Bacula. Ma lo scheletro all’apparenza orripilante ha il cuore buono e non ci sta a fare la parte del villain e così si ribella al suo creatore.
A livello di game design Kraino Origins ricalca uno stile che i gamer che hanno vissuto varie generazioni di titoli apprezzeranno. Siamo nel mondo del 2D, dei Game Boy, dei combat system essenziali e proprio per questo irresistibili. Con la falce d’ordinanza il nostro avatar inizia a fare a fettine i primi nemici in livelli che daranno una prima idea della varietà horror partorita dalla mente delle sviluppatore indie. A livello di ambientazione Kraino Origins è un titolo che va ben oltre il compitino: i suoi mondi sono ben disegnati, con una profondità di dettagli soprattutto nei contesti all’aperto, dove si possono ammirare i vari fondali.
Il combattimento così come il superamento di ostacoli giocano una parte predominante rispetto alla storia in sè. Per battere i nemici, i cui pattern d’attacco si imparano alla svelta (forse un po’ troppo), bisogna evitare di star fermi e ridurre al minimo le possibilità di prestare loro il fianco. Nemici che corrono o volano fanno parte del menu che si squaderna molto rapidamente. Nulla da dire sugli sprite: un vero catalogo indie. Peccato per la difficoltà, non proprio tarata verso l’alto e che corre il rischio di spianare troppo facilmente la strada anche alla luce dei non pochi checkpoint sparsi lungo la mappa.