Da Valencia, il remake di due grandi classici bellici apparsi su Game Boy Advance
Dalle parti di Nintendo sono così bravi a rendere coccolosa e pucciosa ogni cosa che toccano che pure le atrocità della guerra, opportunamente filtrate dal visore dello Switch, paiono divertenti e giocattolose. Questo non significa comunque che vadano prese sotto gamba, tant’è che Advance Wars 1+2 Re-Boot Camp era previsto per l’inizio dello scorso anno, ma con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, la Casa di Kyoto ha ritenuto doveroso posticipare il suo strategico a fondo bellico addirittura di un anno. Un anno dopo, purtroppo, la guerra c’è ancora ma dato che più che ‘l dolor poté ‘l digiuno, alla fine Advance Wars 1+2 Re-Boot Camp è comunque arrivato nei negozi, in punta di piedi e con il massimo rispetto nei confronti di chi, a causa della guerra, ha appena perso tutto.
Recensione di Advance Wars 1+2 Re-Boot Camp
Il remake dei primissimi episodi usciti taaaaaaanti anni fa su GBA non è stato più affidato a Intelligent System, che ormai si occupa solo di Fire Emblem (a proposito, letta la nostra recensione di Fire Emblem Engage), ma ai ragazzi iberici di WayForward (qui la recensione di Shantae and the Seven Sirens). Una relazione inattesa e, dunque, anche passionale e fortunata, perché a conti fatti il team di Valencia ha saputo prendersi cura della dote di Nintendo, arricchendola ulteriormente.
Sorvolando, com’è nostra consuetudine, sulla trama, comunque carica di colpi di scena e di dialoghi interessanti, per quanto sempre sopra le righe e dai personaggi improbabili (in puro stile anime), Advance Wars 1+2 Re-Boot Camp è uno strategico duro e puro, di quelli che, con la progressione delle missioni tende a non perdonarvi il minimo errore.
Ovviamente tutto avviene su un’immancabile scacchiera lungo la quale dispiegare i vostri adorabili mezzi giocattolo. Ogni casella rappresenta contemporaneamente sia una unità da percorrere, sia un possibile bonus o malus. Le strade asfaltate, per esempio, garantiscono rapidità negli spostamenti e, quindi, regalano una o due mosse in più. Ma vi lasciano esposti al fuoco nemico.
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Allo stesso modo le alture conferiscono un bonus in attacco, ma se il nemico dovesse scatenare un bombardamento, le vostre unità verrebbero spazzate via. I boschi proteggono ma rallentano, le città schermano dagli attacchi pesanti…
Un buon ufficiale sa anzitutto sfruttare a proprio vantaggio le asperità del terreno di battaglia e per procedere in Advance Wars 1+2 Re-Boot Camp dovrete fare essenzialmente quello, provando a prevedere le mosse degli avversari. Tutto questo deve essere incastonato con le unità a propria disposizione, che progredendo con l’avventura bellica andranno dalla semplice fanteria ai caccia.
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Naturalmente i mezzi meccanici sono più potenti, ma occorrerà tenere sempre sott’occhio la spia del carburante: fare intervenire con il dovuto tempismo la squadra di supporto per un rifornimento può davvero determinare le sorti di un conflitto. E ovviamente ciascuna unità ha caratteristiche uniche legate al numero degli spostamenti che potrà effettuare e dove potrà spostarsi (inutile dire che navi e sommergibili non possono raggiungere la terra ferma).
Se a tutto questo si aggiunge che, nella migliore tradizione del genere, gli Ufficiali hanno poteri speciali (le cosiddette Virtù) che una volta carichi introducono nel gioco nuove variabili (c’è chi, per esempio, può riparare i mezzi meccanici) mentre se non vengono usati conferiscono poteri ancora più sorprendenti… be’, sì intuisce la forza ludica di questo strategico Nintendo. Due grandi classici per GBA opportunamente svecchiati a livello grafico e di interfacce oggi perfettamente giocabili tanto sul tv del salotto di casa, quanto in mobilità.