La fine del mondo, come in Back 4 Blood, è un luna park di morte
Abbiamo ancora in circolo l’adrenalina di Back 4 Blood, titolo di Turtle Rock Studios, software house che già si era fatta un discreto nome con lo sparatutto multiplayer e cooperativo Left 4 Dead. Dalla next gen ora trasferiamoci alla VR, settore ancora di nicchia nel campo gaming, ma che a giudicare dagli annunci in pompa magna di Meta (quel grande contenitore che raggruppa Facebook e Oculus, per dirne due), potremmo aspettarci cose sempre più interessanti. After the Fall, disponibile su Oculus Quest 2, è dai più ritenuto un erede VR di Left 4 Dead e, tutto sommato, non è un segreto che si rifaccia a un certo modo caciarone e divertentissimo di aprire il fuoco a volontà su orde di zombie. Ecco a voi la nostra recensione.
Leggi anche: Back 4 Blood: l’erede di Left 4 Dead rimescola le carte
Sviluppato da Vertigo Games, After the Fall è un titolo che suggeriamo a chi, alle prime armi con la realtà virtuale, ha voglia di un fps stimolante, che però non gli metta addosso quell’ansia da titolo horror pieno di jump scare. Non vi possiamo promettere che non vi salirà un pelo la strizza quando dovrete correre a destra e a manca per evitare morti viventi (e parecchio atletici), dalla falcata convinta. Ma senz’altro vi garantiamo che ci si fa l’abitudine e il divertimento prende il sopravvento. Come molti altri titoli in VR si può scegliere dall’hub principale se giocare in piedi o seduti (il nostro consiglio è optare per la prima soluzione di moda da aumentare la rapidità dei movimenti).
Leggi anche: Medal of Honor: Above and Beyond, la recensione per Oculus Quest 2
After the Fall inizia morbido, con un tutorial dentro a una delle tante safe house che ritroverete nel corso del titolo. Si tratta di rifugi protetti dove potenziarsi, incontrare nuovi gamer e dare via a sessioni multiplayer online. Se siete soli, non preoccupatevi: l’AI si occuperà di manovrare i vostri compagni durante le scorribande. Funziona così: si esce, si uccide a più non posso e si cerca di raggiungere il covo successivo. Questo è il loop a cui andrete incontro. Ancor prima di uscire al freddo e al gelo (l’impatto col mondo là fuori sarà tosto), il videogioco vi impone di fare un rapido tutorial in un poligono di tiro molto arrangiato. Disponibile in inglese con sottotitoli in italiano, scoprirete ben presto che l’apocalisse in corso non giustifica tutto questo pessimismo.
Leggi anche: Warhammer Age of Sigmar: Tempestfall, affilate le armi fantasy per Oculus
Come per Back 4 Blood, anche in After the Fall ritroviamo quel clima da luna park della morte dove ci godiamo un’attrazione dopo l’altra. Nella fattispecie, arene piene zeppe di mostri che dovremo annientare con un tocco di strategia e senza risparmiarci sui proiettili esplosi. Sparare in VR non è la medesima esperienza provata sulle altre console e in questo videogioco ci siamo davvero divertiti a prendere la mira e ad affinare il nostro talento da sniper. Il time to kill, elemento essenziale in uno sparatutto simile, è sfidante: non basterà sempre un colpo vincente per eliminare uno zombie, ma dovrete concentrarvi per occuparvi di ciascuno senza farvi prendere dal panico.
Leggi anche: Resident Evil 4 VR: su Oculus è un Pueblo da metaverse?
A livello di ambientazione After the Fall non cambia più di tanto gli scenari alla Walking Dead cui siamo abituati da tempo. La distruzione intorno a noi, con palazzi sventrati e tutto il menu, è essenziale per farci sentire gli ultimi sopravvissuti. Con quattro livelli di difficoltà e cinque mappe a disposizione il videogioco per Oculus Quest 2 potrebbe dare l’idea di essere breve. In realtà, ogni sessione di gioco non sarà mai uguale alle precedenti e quindi, se state ripetendo un livello che pensate di conoscere a memoria, non sentitevi troppo sicuri di trovare lo zombie voltato l’angolo. Anche perché, chissà, magari se la sta ghignando dietro di voi.