L’intervento dell’astronauta italiana presso l’Ambasciata di Mosca. “Una base spaziale lunare potrebbe essere lo step intermedio indispensabile per raggiungere il Pianeta Rosso”
“Oggi a ricerca spaziale punta gli occhi su Marte, ma per raggiungere l’obiettivo dovremo prima appliare le nostre conoscenze sulla Luna“. Così spiega il capitano Samantha Cristoforetti (o “Astrosamantha”, come ormai viene chiamata da tutti) in occasione di un evento organizzato dall’ambasciata italiana di Mosca.
Un’occasione per l’astronauta italiana di visitare la città che l’ha ospitata ai tempi del suo addestramento, ma soprattutto per raccontare la propria esperienza e ricordare che certi traguardi recenti nell’esplorazione spaziale sono stati raggiunti grazie proprio alla collaborazione tra Italia e Federazione Russa.
Russia&Italia
“Due sono i progetti a cui stiamo lavorando maggiormente insieme”, afferma Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana anche ui presente all’evento. “Uno è il programma Exonas che permetterà di studiare e conoscere meglio Marte per scoprire se c’è davvero vita sul ‘pianeta rosso’. Obiettivo molto attuale anche per Roscosmos, l’Agenzia Spaziale della Federazione.
Un’immagine della conferenza
“Mentre il secondo è il progetto GeoSat per il monitoraggio della terra dallo spazio. Uno strumento che ci consentirà di intervenire in maniera tempestiva là dove si verificheranno le situazioni di crisi anche a livello di impatto ambientale”.
Road to Marte…passando dalla Luna
Nella strategia delle diverse agenzie spaziali il prossimo passo sarà Marte, dunque. Ma arrivarci non sarà semplice e per farlo dovremo rivalutare il nostro primo grande amore, la Luna.
“Per raggiungere il Pianeta Rosso sarà necessario immaginare uno step intermedio. Un punto di passaggio che agevoli il viaggio. E quel punto potrebbe essere proprio il nostro satellite”, ha immaginato Samantha Cristoforetti. Una base lunare, questo potrebbe essere il futuro della corsa allo spazio.
“Sarà per noi una grande opportunità per ampliare le conoscenze sugli effetti che ha la vita lontano dall’atmosfera terrestre. Ma potrebbe avere importanti conseguenze anche sulla nostra tecnologia e, perché no, potremmo sperimentare l’utilizzo di nuovi metalli di origine lunare”.
Non poteva mancare poi una riflessione sul possibile sfruttamento futuro delle strutture spaziali a fini commerciali. “Lo spazio offre importanti opportunità anche alle aziende. Si parla molto di turismo spaziale (il lancio del Falcon Heavy) adesso, ma anche il settore farmaceutico, o quello alimentare, guardano allo spazio con interesse”.
Insomma, il nostro futuro mira allo spazio profondo. Ma per raggiungerlo passerà dalla Luna.