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Pochi attimi per leggere questo articolo? Forse è esattamente da qui che parte la riflessione su una gestione del tempo che fa stare bene e che implica il raggiungimento di un giusto work-life balance, ovvero l’equilibrio tra quello dedicato al lavoro e quello speso per sé stessi, i propri interessi e la propria famiglia. Siamo abituati ad avere giornate piene di impegni e a doverli gestire nel tempo libero lontano dagli obblighi lavorativi. A volte è davvero poco. Ma questo porta a una maggiore produttività per le aziende e a un benessere personale? Il cosiddetto work-life balance, se ben osservato, non potrebbe rappresentare per tutti, persone, famiglie e aziende, un’opportunità? Aprirebbe infatti le porte a uno stile di vita che permette agli individui di raggiungere, con responsabilità, gli obiettivi professionali e allo stesso tempo godersi il tempo libero con maggiore soddisfazione e meno stress. Non a caso negli ultimi anni si è imposto nell’opinione pubblica come tema di discussione legato a quello della salute collettiva.
La stessa OMS (Organizzazione Mondiale della Salute) è intervenuta con delle linee guida che partono dai dati osservati. Si stima infatti che circa il 15% degli adulti in età lavorativa soffra di problemi legati alla salute mentale e che disturbi come depressione e ansia costino all’economia globale circa 1.000 miliardi all’anno, a causa della perdita di produttività che comportano. Sarebbe quindi consigliabile per aziende e imprese promuovere una cultura del lavoro che abbia interesse nella salute mentale, che crei ambienti di lavoro tanto sostenibili quanto stimolanti e che si impegni nella progettazione di interventi e organizzazioni interne volte a migliorare il benessere dei dipendenti.
Come le aziende possono migliorare l’ambiente lavorativo?
Ovvero: come agire nel concreto? In uno studio pubblicato nel 2024 da EBSCO i ricercatori hanno dimostrato come gli sforzi organizzativi messi in campo dalle aziende per offrire ai dipendenti degli strumenti li aiutino nel raggiungimento di un migliore equilibrio vita-lavoro tendano a migliorare significativamente la soddisfazione lavorativa e quindi il legame con l’azienda, l’affidabilità e la produttività.
Questa stessa storia la raccontano le osservazioni dell’indagine Blue Assistance Monitor 2024 che ha rilevato come per l’82% degli italiani le soluzioni per la salute sarebbero desiderabili tra i benefit lavorativi, come anche l’attenzione alla salute mentale. Questa infatti molte volte viene messa in crisi dalla mancanza di tempo libero, dall’impossibilità per esempio di dedicarsi ad attività fisiche necessarie per il benessere dell’organismo, dallo stress e dai sensi di colpa connessi. E non solo.
Dallo stesso rapporto emerge come tra i vari servizi che le persone cercano per avere meno pensieri e più possibilità di scelta, ci siano anche quelli legati alla mobilità, come per esempio il noleggio a lungo termine. Si tratta infatti di una soluzione che permette di avere accordi economici che prevedono, oltre al veicolo, tutti i servizi connessi, come la manutenzione o le assicurazioni.
Come intervenire a partire da questi bisogni emergenti della società?
I servizi di Blue Assistance
I servizi di assistenza di Blue Assistance, leader di mercato del settore, nascono proprio da questo osservatorio in grado di captare le tendenze e le esigenze del mercato e rispondere con soluzioni innovative che siano personalizzate e abbiano un efficace controllo dei costi. I clienti e i partner, che possono essere assicuratori, aziende, broker, bancassurance, casse, fondi e mutue, grazie al supporto di Blue Assistance, possono offrire ai loro dipendenti, agli iscritti e agli aderenti una serie di servizi di assistenza e di gestione delle polizze che riguardano la salute, il welfare e l’ambito mobility&home. I clienti finali possono beneficiare di prestazioni qualificate, di professionisti affermati e di una gestione tecnologica snella e attenta alla user experience. Nello specifico, per esempio, le pratiche sanitarie potranno essere gestite in modalità diretta, con un network convenzionato, o come rimborso.
Fa parte di questa strategia anche Blue Health Center, la Società di Reale Group controllata al 100% da Blue Assistance e prima struttura sanitaria digitale del Piemonte. L’obiettivo finale, che è una mission di Blue Assistance, è aiutare le aziende a promuovere il benessere dei dipendenti e migliorare il clima aziendale, seguendo quelle che sono le esigenze che si affermano tra le persone e le famiglie, e più in generale nella società.

Cosa offre Blue Assistance ai partner?
Per una realtà scegliere Blue Assistance come provider vuol dire affidarsi a un’azienda che ha alle spalle più di 30 anni di esperienza, che fin dall’inizio ha dato al cliente un ruolo centrale e che da sempre si impegna in servizi di qualità, come raccontano le sue certificazioni, tra cui la Certificazione di Qualità ISO 9001:2015. Ogni partner è seguito passo passo e per lui vengono studiate soluzioni adeguate alle singole e specifiche esigenze. Per tutti gli stakeholder sono riservate centrali operative, aree dedicate, uno staff medico multispecialistico e strutture interne di backoffice tecnico-liquidativo.
I numeri di Blue Assistance
Questi servizi sono garantiti dai numeri. Blue Assistance conta su più di 380 linee di business coinvolte nella gestione, più di 3.500 prodotti tra sanità e assistenza, più di 3,5 milioni di assistiti l’anno. Si tratta di numeri che nel tempo hanno permesso di gestire più di 901 mila sinistri per la salute e 150 mila per l’assistenza e di erogare circa il 39% delle prestazioni in forma diretta.
A oggi i punti di erogazione convenzionati per ricovero, diagnosi, fisioterapia,
odontoiatria, centri ottici sono circa 6.600 per un totale di 220 mila professionisti medici/sanitari. 10.200 sono i mezzi di soccorso stradale e 20 le società di noleggio capillarmente diffuse sul territorio. Le società di fornitura servizi sono 35 ed è a disposizione una selezione di oltre 12 mila artigiani.