Il titolo indie che sa di omaggio a Henry David Thoreau
Qualcuno di voi si ricorda una delle scene iniziali del film Into the Wild? Chris McCandless abbandona la macchina e brucia tutti i soldi che gli sono rimasti per dare il via a una nuova pagina della sua vita. Sposa fino in fondo la filosofia di Henry David Thoreau, l’autore di Walden, uno dei libri americani più iconici per generazioni desiderose di libertà e fuga dai conformismi della società. Ci è venuto in mente tutto questo quando abbiamo fatto partire Bonfire Peaks, videogioco indie disponibile su Nintendo Switch. Il titolo è stato sviluppato da Corey Martin e Draknek & Friends e conta oltre 200 rompicapo, uno più difficile dell’altro.
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Bonfire Peaks, la recensione
Non ci sono preamboli in Bonfire Peaks: il gioco inizia con un’azione che il gamer deve ripetere in continuazione. Il protagonista, giovane solitario in un mondo misterioso, quasi onirico, ha il solo desiderio di disfarsi dei propri averi bruciandoli su una pira. Tutto ciò che ha – fotografie, oggetti e ricordi, ci piace immaginare – è contenuto dentro una scatola, che va trasportata lungo l’unico percorso possibile, sempre più difficile da notare. Si parte ovviamente da movimenti lineari, ma i livelli si fanno sempre più cervellotici e raggiungere l’obiettivo comporta più e più tentativi.
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Fortunatamente gli sviluppatori di Bonfire Peaks ci danno la possibilità di tornare indietro nel tempo, riavvolgendo il nastro di tutti i movimenti per tornare indietro di qualche posizione. Avendo superato diversi livelli ci siamo resi conto che per andare avanti è obbligatorio procedere per tentativi, sbagliando e scoprendo insospettabili meccaniche di volta in volta. Oltre alla nostra scatola, il gamer ha la possibilità di sollevare anche altri elementi rettangolari, necessari per comporre scale che lo aiutano a superare ostacoli altrimenti invalicabili.
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Minimalista nel gameplay, Bonfire Peaks è però un titolo estremamente dettagliato nell’ambientazione. Quello che attraversiamo non è un mondo ordinario: troviamo macchine abbandonate, oggetti di ogni tipo e un sacco di riferimenti al mondo che ci stiamo lasciando alle spalle. Forse questo percorso di perenne rinuncia e abbandono della vita passata può sembrare drammatico, o perfino il preambolo di un dramma. Ma gli sviluppatori non compiono mai il passo verso la tragedia. Siamo sospesi in una dimensione di passaggio. Dove ci porterà? Bisogna soltanto aver il coraggio di procedere, scatola dopo scatola.
