“Brain rot” è la parola dell‘anno scelta dall’Università di Oxford. Letteralmente significa “marciume cerebrale”. A votarla sono state più di 37mila persone. Ma che cosa significa precisamente?
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Il significato di Brain rot secondo Oxford
In una dichiarazione pubblicata dall’Oxford dictionary, il brain rot è stato definito come “il presunto deterioramento dello stato mentale o intellettuale di una persona, soprattutto come conseguenza di un consumo eccessivo di materiale (in particolare di contenuti online) considerato banale o poco impegnativo”. Nonostante quest’anno l’uso di brain rot sia aumentato del 230% , la parola è apparsa per la prima volta più di un secolo fa. Secondo la Oxford university press, è stata usata per la prima volta dallo scrittore Henry David Thoreau nel suo libro Walden, per indicare la tendenza della società a svalutare le idee complesse a favore di quelle più semplici. “Mentre l’Inghilterra si sforza di curare il marciume delle patate – scrisse Thoreau –, nessuno si sforzerà di curare il marciume del cervello, che prevale in modo molto più diffuso e fatale? ”.
Perché a cercare “brain rot” sono la Gen Z e Alpha?
Secondo gli esperti linguistici di Oxford, quest’anno la locuzione è diventata virale su alcune piattaforme come TikTok, grazie alla generazione Z e alla generazione alpha. “Queste comunità hanno amplificato l’espressione attraverso i canali dei social media, lo stesso posto considerato la causa del brain rot – ha dichiarato il presidente di Oxford languages Casper Grathwohl in un comunicato – Questo dimostra una certa auto-consapevolezza sfrontata delle nuove generazioni circa l’impatto dannoso dei social media che hanno ereditato”. In particolare, nell’ultimo anno i riferimenti al brain rot sono circolati soprattutto in relazione alle crescenti preoccupazioni sull’impatto di un consumo eccessivo di contenuti online di bassa qualità.