Quali sfide attendono la società di domani? Quali sono i rischi e quali le possibilità offerte dallo sviluppo tecnologico? Per la rubrica “Futuro da sfogliare” un estratto del libro Tirchi e spendaccioni di Scott Rick, edito da Egea.
Dunque, tirchi e spendaccioni spesso si sposano tra loro: questo solleva una domanda importante. Com’è la vita matrimoniale tra uno spendaccione e una persona molto oculata? La logica a supporto dell’idea che soggetti tra loro molto diversi andranno d’accordo – ossia che la dissomiglianza sia attraente per quel che riguarda gli aspetti non graditi di sé – potrebbe suggerire che tirchi e spendaccioni possano aspettarsi matrimoni felici. Non sarebbe bello?
Per esaminare in modo sistematico il benessere coniugale, Small, Finkel e io abbiamo chiesto ai partner di completare (privatamente e individualmente) il Marital Adjustment Test (MAT, “Test di Adattamento Coniugale”), una misura classica sviluppata negli anni Cinquanta.
Alcune domande sono davvero indelicate, per esempio:
Se potessi rivivere la tua vita daccapo, pensi che:
- Sposeresti la stessa persona
- Sposeresti un’altra persona
- Non ti sposeresti affatto
Come è facile immaginare, desiderare di sposare una persona diversa o desiderare di non essersi sposati affatto sono entrambi segnali negativi. Tuttavia, secondo gli sviluppatori del MAT, Harvey Locke e Karl Wallace, una delle due risposte è leggermente peggiore dell’altra.
Riuscite a indovinare quale? Ciascuna risposta fa guadagnare punti al MAT e un totale di punti più alto è indice di un matrimonio migliore. Chi indica che tornando indietro preferirebbe “non sposarsi affatto” ottiene un punto, mentre chi risponde che se ne avesse la possibilità sposerebbe “una persona diversa” ottiene zero punti. Questo suggerisce che voler sposare una persona diversa (magari una persona specifica che si ha in mente) è peggio, per il matrimonio, rispetto al rifiuto del matrimonio in generale.

Per fortuna, nel nostro campione non abbiamo riscontrato troppa disperazione: nell’84% dei casi, entrambi i partner dichiararono che avrebbero sposato la stessa persona. Nelle altre coppie, uno (13%) o entrambi (3%) i partner mettevano in discussione il matrimonio.
I partner di questi sodalizi problematici presentavano divari significativamente più ampi nei loro punteggi tirchio-spendaccione rispetto ai soggetti che avevano contratto matrimoni felici. Riscontriamo uno schema simile quando analizziamo le risposte complete del MAT: più i coniugi differiscono sulla dimensione tirchio-spendaccione, più bassi risultano essere i loro punteggi MAT.
È naturale chiedersi se i coniugi non amenamente assortiti abbiano le stesse probabilità di darsi sui nervi a vicenda. Il comportamento di spesa dello spendaccione infastidisce il taccagno tanto quanto il comportamento del taccagno infastidisce lo spendaccione? Nonostante il malessere sia diffuso, i coniugi tirchi sembrano soffrire particolarmente i coniugi spendaccioni.
I nostri dati suggeriscono che, in senso generale, i tirchi agognano in misura maggiore che i loro coniugi spendaccioni cambino, e non viceversa. Questo forse non sorprende, visti i diversi tipi di dilemmi che tirchi e spendaccioni pongono. I tirchi sollevano molti problemi che i coniugi spendaccioni hanno il potere di risolvere (“bene, se non lo compri tu, lo compro io“). Ma quando gli spendaccioni spendono denaro, i coniugi tirchi non possono annullare l’operazione (in effetti alcuni articoli possono essere restituiti ai negozi, ma i soldi spesi per le esperienze non possono essere recuperati).
In definitiva, abbiamo confermato quello che molti psicologi prima di noi avevano già scoperto: troppa dissimilarità risulta negativa nel matrimonio. Anche se tirchi e spendaccioni sembrano andare d’accordo per via delle loro differenze, quelle stesse differenze tendono a complicare le unioni.
La sociologa Diane Felmlee chiama questo tipo di schema sorprendentemente comune “attrazione fatale”. A volte proprio la qualità che inizialmente ci attrae è quella che finiamo poi col trovare respingente.
Felmlee descrive alcuni percorsi comuni: “Un partner attraente perché “di grande successo” può presto risultare uno “stacanovista”, poiché generalmente è difficile raggiungere il successo senza lavorare molto. Oppure, una persona che era apparsa attraente perché ‘molto simpatica e gentile’ può essere in seguito giudicata troppo passiva dal partner”.

Anche le circostanze possono avere un impatto. La perdita del lavoro, per esempio, potrebbe produrre un livello di incertezza tale da indurre un individuo a desiderare una maggiore stabilità, da parte del partner, per quanto fosse inizialmente attratto dalla sua “spontaneità”.
Questo tipo di dinamiche si verifica anche all’interno delle relazioni tra tirchi e spendaccioni. Così come il lato oscuro del successo si rivela con il tempo (un esempio su tutti, il superlavoro), il lato oscuro dell’essere tirchi o spendaccioni (per esempio troppo poco divertimento o troppi debiti) non può restare celato all’infinito.
Inoltre, quando le decisioni finanziarie diventano più serie e inevitabili (per esempio dove trasferirsi, dove mandare i figli a scuola, come aiutare i genitori anziani), le differenze di mentalità che un tempo erano eccitanti, affascinanti o piacevoli possono diventare tossiche.
La sintonia finanziaria è un bene?
Il discorso appena fatto potrebbe far pensare che le coppie finanziariamente allineate versino in buone condizioni, ma la realtà non è così semplice. Le coppie spendaccione/spendaccione sollevano importanti preoccupazioni.
Le posizioni debitorie possono mettere a dura prova le coppie e se due spendaccioni accumulano molti debiti il loro matrimonio rischia molto anche se i due sono d’accordo sulle spese. Abbiamo riscontrato che più la coppia è spendacciona (cioè, più alti sono i punteggi medi della scala tirchio-spendaccione), più essa tende a litigare per ragioni economiche, meno felice è la relazione.
In particolare, le differenze tra i partner nella dimensione tirchio-spendaccione sono i migliori predittori dei litigi relativi al denaro e dell’insoddisfazione generale della relazione. Queste differenze rappresentano un predittore più affidabile del disagio coniugale in caso di “spendaccioneria” della coppia.
Tuttavia, in entrambi i casi questi aspetti sono importanti e, in ultima analisi, le coppie di spendaccioni sembrano essere nella posizione migliore per evitare conflitti relativi al denaro.
Jane Dokko, Geng Li e Jessica Hayes hanno riscontrato schemi simili nell’analizzare la connessione tra i punteggi di credito dei partner e la durata della relazione (esaminarono un mix di coppie sposate e conviventi). Maggiori differenze iniziali nei punteggi di credito dei partner risultarono predittori affidabili di separazioni più rapide.
In altre parole, punteggi di credito medio-bassi e punteggi di credito diversi predicevano entrambi la fragilità della relazione.
Andiamo, tesoro, possiamo permettercelo
Le implicazioni finanziarie del consorzio tra due spendaccioni sono prevedibilmente esplosive; meno ovvio è come una coppia tirchio/spendaccione possa prendere decisioni di spesa.
Hristina Dzhogleva e Cait Lamberton offrono alcuni indizi importanti nella loro ricerca sulle coppie con “autocontrollo misto”. Quando una persona con un autocontrollo cronicamente basso è sposata con una persona con un autocontrollo cronicamente alto, e la coppia si trovi a dover prendere una decisione in modo congiunto (per esempio, quanto spendere per una vacanza), il partner con un autocontrollo basso tende in genere a prevalere.
Queste coppie miste (basso/alto) tendono a prendere decisioni molto simili a quelle prese da coppie omogenee per quel che concerne l’autocontrollo (basso/basso). Ed entrambe sono nettamente più indulgenti rispetto alle coppie alto/alto.
Questi studi suggeriscono che le decisioni comuni relative al consumo siano in gran parte guidate dal partner più propenso all’indulgenza. Dzhogleva e Lamberton suggeriscono che, quando i partner sono in disaccordo sul da farsi, il partner con un maggiore autocontrollo è in grado di mettere da parte le proprie preferenze personali per evitare il conflitto.
La presenza di un partner anch’esso favorevole all’indulgenza non cambia in modo significativo l’esito della decisione congiunta. Sembra che basti un partner favorevole all’indulgenza per produrre una decisione congiunta di tipo indulgente.
La potente influenza finanziaria degli spendaccioni è testimoniata dai dati che abbiamo prodotto. Tra gli intervistati del sondaggio Times abbiamo riscontrato che le coppie di tirchi/spendaccioni e di spendaccioni/spendaccioni avevano la stessa probabilità di avere almeno 50.000 dollari di risparmi (rispettivamente 57% e 55%). Per contro, l’88% delle coppie di tirchi/tirchi aveva almeno 50.000 dollari da parte.
Secondo lo stesso principio, il debito con carta di credito era detenuto dal 41% delle coppie tirchio/spendaccione, dal 64% delle coppie spendaccione/spendaccione e solo dal 3% delle coppie tirchio/tirchio. Quindi, per quanto riguarda il risparmio e il debito, le coppie miste assomigliano più alle coppie di spendaccioni che alle coppie di risparmiatori.
Questo schema è anche coerente con il fatto, già notato in precedenza, che le decisioni di spendere sono più durature di quelle di non spendere. Per esempio, immaginiamo che una coppia stia discutendo se fare una vacanza costosa. Se il tirchio è più convincente le prime dieci volte che ne parla, il denaro non viene speso: per ora!
Ma se lo spendaccione è più convincente, la volta successiva, il denaro verrà speso e non ci sarà modo di recuperarlo (supponendo che gli acquisti per le vacanze siano in gran parte non rimborsabili). Per lo spendaccione basterà essere più persuasivo anche solo una volta perché il denaro venga speso; al tirchio toccherà esserlo sempre, per evitare che il denaro venga speso.