Due mondi per troppo tempo visti come inconciliabili hanno più punti in comune di quanto non si creda
Il Comitato Promotore E-Sport Italia del CONI e IIDEA, l’associazione che rappresenta l’industria dei videogiochi in Italia, hanno firmato una lettera di intenti con l’obiettivo di avviare una collaborazione. Su StartupItalia teniamo sempre d’occhio l’evoluzione del gaming nel nostro paese, dove il mercato dei videogiochi vale oltre 2 miliardi di dollari. Sono diversi i punti oggetto del documento: si va dal “promuovere la conoscenza e la comprensione dei settori dei videogiochi e degli esport”, al “diffondere la pratica delle discipline e-sportive, con particolare riguardo agli sport simulati”, dallo “sviluppare giochi elettronici utili a supportare socialmente gli Enti sportivi”, fino ad “analizzare le compatibilità dello sport virtuale con le politiche di prevenzione della disuguaglianza, della discriminazione, dell’emarginazione sociale e del bullismo”.
«Ci fa piacere dare avvio a questa collaborazione con il Comitato Promotore E-Sport Italia – ha detto Marco Saletta (a destra in foto d’apertura), Presidente di IIDEA – perché riteniamo che possa costituire la base di partenza per una migliore conoscenza e comprensione reciproca tra il mondo dei videogiochi e quello dello sport e per lo sviluppo di possibili future progettualità. Come recentemente sottolineato dalla risoluzione del Parlamento europeo, gli esport e lo sport sono settori diversi ma possono integrarsi e imparare gli uni dagli altri e promuovere valori e competenze positivi simili».
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Sulla collaborazione con l’attore di riferimento del panorama gaming in Italia è intervenuto anche Michele Barbone (a sinistra in foto d’apertura), Presidente del Comitato Promotore E-Sport Italia, che ha parlato di «una partnership che porterà sicuramente le nostre due realtà a condividere sia gli aspetti competitivi dello sport attraverso il videogame sia quelli di inclusione da parte dei giovani che vorranno avvicinarsi al mondo dello sport virtuale, con linee guida e regolamenti condivisi di comune accordo».