Le code fuori dai negozi sono una notizia. Che sia per farsi servire un panino o sistemare cover e vetrino dello smartphone, l’eco viene amplificata dai social. Così è successo anche per i Labubu, pupazzi dal sorriso inquietante che stanno spopolando da tempo. Il 25 aprile scorso a Milano dove ha sede l’unico negozio di Pop Mart che li vende in Italia (in via Castaldi) si è formata una coda con parecchie ore di attesa.
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Cosa sono i Lububu
Non si tratta di un fenomeno pop recente. Risale infatti al 2015 quando l’artista Kasing Lung ha realizzato una storia sviluppata su tre libri illustrati ispirata alla mitologia nordica. I The Monsters sono i protagonisti e, tra di loro, spicca Labubu. Ha grandi orecchie e denti seghettati. Potrebbe sembrare un personaggio cattivo, ma l’aspetto inganna perché è di buon cuore e vuole sempre dare una mano. Nato a Hong Kong e residente in Belgio, Kasing Lung lavora nel mondo dei giocattoli dal 2011.
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Perché sono famosi i pupazzi Labubu
Pop Mart è un’azienda di giocattoli cinese molto famosa nel Paese del Dragone e che sta raggiungendo sempre più mercati. I pupazzi – prezzo di vendita a partire da 20 euro – vengono usati come accessori da agganciare agli zaini o alle borse. La società ha beneficiato anche della collaborazione con influencer che hanno inondato i social di contenuti per far conoscere questi gadget.
La collaborazione tra Pop Mart e Labubu risale al 2019 e c’è una figura in particolare che ha svolto il ruolo di ambasciatrice di questa IP nel mondo. Stiamo parlando di Lisa, cantante del gruppo K-Pop Blackpink, che si è più volte detta innamorata dei pupazzi. «Labubu is my baby», ha confessato in un’intervista a Vogue.
I Labubu nella guerra dei dazi
Come ha ricordato la CNN in un periodo complesso per l’economia globale, alle prese con gli effetti della guerra dei dazi, il mercato di questi gadget sembra reggere finora. Anche se gli appassionati americani dovranno pagarli di più: da 21,99 dollari il costo set è aumentato a 27,99 dollari.