Soffre parecchio pure Apple. Verso un rialzo dei prodotti hi-tech proprio sotto Natale?
Potrebbe essere un Natale più caro, questo, per gli appassionati di tecnologia. Il motivo è da ricercarsi nella crisi dei semiconduttori di cui abbiamo già parlato approfonditamente su StartupItalia. Come è noto, l’impennata della domanda di prodotti elettronici è causata dalla pandemia da Covid-19, ma pure, sul fronte geopolitico, dalle crescenti tensioni tra Usa e Cina, una combo che ha innescato una crisi nella catena di approvvigionamento che non ha precedenti. A farne le spese, anzitutto, il mercato dell’automotive, ma anche quello della tecnologia: le ultime a tagliare le produzioni a causa del caro prezzo dei semiconduttori e della crescente indisponibilità Apple e Nintendo, che avrà meno Switch in un periodo strategico come quello delle feste.
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Secondo le stime, Apple ha già perso sei miliardi di dollari e la produzione di iPhone 13 ha risentito proprio dell’assenza di materie prime, provenienti in massima parte dalla Cina. Secondo quanto riportato da 9To5Mac, l’azienda di Copertino avrebbe perfino tagliato la produzione degli iPad per garantire componenti agli iPhone, evitandone una prolungata carenza di scorte. In particolare, le fonti di 9To5Mac parlano di una drastico crollo della produzione dei tablet, che potrebbe essere stata perfino dimezzata.
Ma l’assenza di semiconduttori non colpisce solo i giganti statunitensi: ne fa le spese pure la nipponica Nintendo. Lo riporta il quotidiano giapponese Nikkei, secondo cui il colosso produrrà circa il 20% in meno di console Switch rispetto a quanto previsto, fino al 31 marzo 2022. La stima passa da 30 milioni a 24 milioni di unità. Doppio il danno causato dai semiconduttori a Nintendo che si ritrova con meno scorte proprio sotto Natale, ma soprattutto nel pieno del debutto della nuova versione della sua console ibrida: Switch Oled.