Un dungeon crawler indie davvero ben riuscito
L’intelligenza artificiale sembra destinata a fare sempre più la differenza nelle nostre vite. Scenari che fino a qualche decennio fa reputavamo fantascienza, confinati nei perimetri di cinema e letteratura, oggi sembrano a un passo da noi. E, giustamente, qualcuno ha paura (Elon Musk in primis). Sappiate però che l’AI può essere anche una fantastica alleata. Prendete il caso di Despot’s Game, videogioco sviluppato dalla software house russa Konfa Games, acquisita nel 2022 dall’americana tinyBuild Games per oltre 5 milioni di dollari. In questo pregevole titolo, ambientato in un futuro distopico, un’AI controlla un’armata di soldati alle prese con robot e altri terribili mostri da sconfiggere.
Il titolo è un dungeon crawler del genere roguelike in cui dovremo esplorare stanze che si ricreano in maniera procedurale, all’interno delle quali è fondamentale predisporre le pedine sul campo di battaglia prima di dare il via allo scontro. Despot’s Game ha combattimenti in tempo reale, ma questi avvengono in automatico, senza che il gamer possa intervenire o cambiare una decisione in corsa.
Disponibile sia su Steam sia su Nintendo Switch, questo indie è una vera chicca per gli appassionati del genere. Tradotto in italiano, con dialoghi esilaranti e dall’humor graffiante, Despot’s Game fa centro su quasi ogni aspetto. Nonostante le specifiche siano tante – tra potenziamenti dei vari personaggi, differenti classi, e altro ancora – il titolo non è respingente soprattutto per chi non è abituato a questo tipo di videogiochi.
A livello grafico la software house ha svolto un lavoro egregio, ricreando non soltanto un’ambientazione originale, ricca di riferimenti sci-fi, ma anche personaggi ben caratterizzati. Governeremo un’armata di omini stilizzati e nudi, da gettare in pasto a creature ben più pericolose. Eppure, con spade, magie e poteri curativi non sarà impossibile avere la meglio e proseguire stanza dopo stanza.
Il metodo migliore per godersi Despot’s Game è sfruttare il cursore, col quale ordinare alle truppe di attraversare una determinata porta, oppure conferire una spada o armi meno convenzionali a un soldato, raccogliere risorse e scegliere cosa fare in alcuni bivi narrativi. L’altro aspetto che abbiamo apprezzato del titolo è la cura per la lore: nessun dettaglio raffazonato, una trama essenziale ma arricchita da oggetti, risorse e didascalie ispirate.