Secondo una ricerca condotta da Asterys, alcune dinamiche che ricorrono nelle aziende risultano nocive perché sono causa di squilibri e danni alla salute dei dipendenti (tra cui nervosismo e stato di stress prolungati), oltre che contribuiscono a produrre infelicità, inefficienza e calo delle performance. E questo interessa l’81% dei dipendenti. Scopriamo i risultati emersi dal sondaggio.
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Clima tossico in azienda
Secondo i risultati emersi dall’indagine “L’azienda nociva. È ora di riportare la persona al centro” di Asterys, l’81% dei lavoratori afferma di subire conseguenze importanti sulla salute e sul benessere a causa delle dinamiche nocive della propria azienda e solo il 47% afferma che gli sono garantite pari opportunità di esprimere il proprio potenziale. Lo studio ha coinvolto 600 dipendenti, manager ed executive in Italia, con l’obiettivo di comprendere quali sono i modelli organizzativi attualmente adottati, esplorare la presenza di dinamiche potenzialmente disfunzionali nelle organizzazioni e comprenderne l’impatto sul benessere delle persone, scoprire quali pratiche manageriali siano utilizzate e quali invece siano quelle desiderate dalle persone e indagare quali fattori contribuiscano in modo predominante alla scelta di una persona di cambiare lavoro. L’indagine rivela che la struttura tipica delle aziende italiane (71% delle risposte) è quella tradizionale gerarchica, in cui le decisioni chiave sono prese al vertice e le decisioni operative dai line manager, che hanno anche un ruolo di controllo. Le aziende in cui le decisioni vengono prese prevalentemente dal management e dai team leader, ma in cui i dipendenti hanno un discreto livello di autonomia, sono solo 1/4 del campione. Solo il 4% rappresenta le aziende in cui i membri dei team prendono decisioni autonomamente e il monitoraggio e controllo sui risultati è demandato all’intera squadra.
Dinamiche disfunzionali e benessere dei dipendenti
Diverse dinamiche limitanti sono emerse dal sondaggio. Tra queste: la competizione interna e carichi di lavoro eccessivi presenti sempre o spesso, per il 50% del campione, seguiti da burocrazia eccessiva (48%), compartimenti stagni (41%), focus solo sul breve termine a pari merito con processi farraginosi e inutili (42%) e inattenzione alle esigenze dei dipendenti (41%). Solo il 19% dei partecipanti alla survey non ha mai vissuto dinamiche limitanti. Questo vuol dire che in Italia si lavora male e il tasso di entropia, cioè la percentuale dell’energia aziendale dissipata in attività che non solo non creano valore per l’azienda ma vanno a detrimento della performance e del benessere dei dipendenti, è attorno al 40%, calcolando la media delle dinamiche negative che accadono “spesso + sempre” nelle aziende. Le dinamiche disfunzionali influenzano il benessere dei dipendenti e la loro produttività: per il 91% degli intervistati le conseguenze sono almeno 3. Tra queste: nervosismo (40%), carichi di lavoro eccessivi (34%), stato di stress prolungato (32%), ore di lavoro improduttivo (27%), diminuzione della performance (25%) con potenziali impatti a lungo termine. Tra i desideri più richiesti dai dipendenti ci sono: veder garantite pari opportunità di esprimere il proprio potenziale (36%), l’auspicio che le relazioni tra le persone siano basate su fiducia e partnership (31%) e che le aree di responsabilità nel team siano chiare e condivise (28%).