L’opera indie di Mojiken Studio ci porta in un mondo cyberpunk da incubo
Non è la prima volta che ci capita sotto mano un prodotto focalizzato su tematiche, come dire, pesanti. Divination, disponibile su NintendoSwitch e sviluppato dalla software house indie indonesiana Mojiken Studio, ruota attorno al suicidio. Non lo fa soffermandosi sulla tragedia di un singolo, bensì di una collettività. In un futuro cyberpunk, seduti di fronte a una finestra che dà su una skylineinquietante, vediamo appena le mani del nostro avatar. Il protagonista è un robot, dalle straordinarie capacità divinatorie, al quale diverse persone si rivolgono per sapere qualcosa in merito al loro futuro.
Il genere è quello delle visualnovel, molto focalizzato sulla riflessione e sulla lettura delle linee di dialogo. A dirla tutta, saranno soprattutto i nostri clienti a parlare, raccontandoci qualcosa sulla loro vita e sulle ragioni della loro visita. Una volta terminato di parlare potremo avviare rapidamente il percorso di divinazione, oppure scegliere di fare una domanda. La scelta, in realtà, è limitata a una sola per volta, lasciando anche poco spazio al gamer di seguire un pista piuttosto che un’altra.
Il mondo di Divination, che non vogliamo raccontarvi troppo dal momento che il videogioco è davvero-davvero breve, è dominato da un’agghiacciante intelligenza artificiale, la Madre. A un certo punto, in questa città che ci immaginiamo avvolta, meglio, soffocata dalla tecnologia e dalla presenza di robot, l’AI decide che la vita è soltanto sofferenza e che pertanto non ha più senso proseguire. Il fatto che perfino una macchina decida di togliersi la vita, di spegnersi, rappresenta uno spunto interessante, quantomeno differente rispetto alla solita previsione che l’intelligenza artificiale finirà col dominarci.
Il gameplay è ridotto all’osso: dobbiamo semplicemente posizionare il puntatore sulle mani dei clienti, una volta che avranno raccolto delle specie di biglie magiche, che poi andremo a posizionare un po’ a casaccio in una macchina della divinazione, che ci fornirà il risultato finale. Nei panni di questo oracolo robotico – un elemento della trama che avrebbe meritato senz’altro maggiore sviluppo – assistiamo al tracollo di una società feroce, in cui il tasso di suicidio è impressionante e coinvolge tutti. A un prezzo tutto sommato accettabile, Divination è un videogioco con vari finali, che suggeriamo soltanto a chi è in cerca di riflessioni in console.
Giornalista professionista, 33 anni. Mi occupo di tecnologia e innovazione su StartupItalia con interviste e approfondimenti. Collaboro con Blum e Rivista BC. Modero e conduco eventi sul mondo tech
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