Flirtare è un rischio. Siete sicuri di volerlo correre?
Nulla, ribadiamo, nulla avrebbe potuto suggerirci che Doki Doki Literature Club Plus fosse un videogioco horror. Neppure alla lontana. Basta lanciarlo su Switch per ascoltare una di quelle melodie stucchevoli, che di solito si ritrovano nei titoli in cui dobbiamo giocare a poker mentre festanti fanciulle assistono alle nostre partite con poca seta addosso. Se però siete appassionati di visual novel e dei sim date, con storie molto al femminile di emozioni e cuori infranti, allora potreste trovare appagante le ore trascorse sul videogioco in questione. Sviluppato da Team Salvato, è un prodotto disponibile con sottotitoli in italiano. Una vera manna, dal momento che saremo chiamati a comporre poesie.
Leggi anche: Hermitage: Strange Case Files, su Switch visual novel nella libreria dei misteri
Noi siamo i protagonisti di Doki Doki Literature Club Plus e, nel pieno dell’adolescenza tra stimoli ovunque e ormoni a mille, abbiamo il lusso di poter diventare membri del Club del libro dell’istituto scolastico che frequentiamo. Non saremo in tanti, ma la compagnia è decisamente piacevole: quattro ragazze, ciascuna con la propria storia, sono all’inizio amiche, ci accolgono come meglio si potrebbe fare con l’ultimo arrivato. L’unica cosa che resta da fare è buttarci, cercando di impressionarle con il nostro talento poetico. In Doki Doki Literature Club Plus non sono certo gli addominali a colpire le ragazze.
Leggi anche: The Last Survey, la visual novel per salvare il mondo. O condannarlo
Il gameplay, semplice e lineare come in tutte le visual novel, ci chiede di produrre componimenti poetici, selezionando in tutto venti parole pescate da pagine piene zeppe di nomi, aggettivi e verbi. Il frutto non sarà una poesia che verrà letta ad alta voce, ma avrà l’effetto di influenzare il nostro uditorio. Finora dovreste ancora essere spiazzati: come è possibile che gli sviluppatori abbiamo definito Doki Doki Literature Club Plus come the #1 psychological horror experience? Non vi resta che squarciare il velo di luoghi comuni, cliché, e banalità che soltanto in superficie danno l’idea di un classico videogioco vietato ai minorenni.
Leggi anche: Crimson Spires, se non fosse una visual novel sarebbe un colossal
Non fraintendeteci: il titolo non è adatto a tutti. In certi momenti – si può attivare la modalità allarme – possiamo addirittura essere avvisati che, di lì a poco, verremo esposti a una scena forte. Sono i momenti più tosti, dove quella patina di romanticismo e di flirt spinto, cede il passo a qualcosa di diverso. Non possiamo andare oltre, ma vi suggeriamo caldamente di dare una chance a Doki Doki Literature Club Plus. Quantomeno perché la visual novel è fuori dall’ordinario e spiazza.
