Camminare aiuta a pensare, no?
I puristi, di certo, potrebbero dire che un walking simulator in cui si cammina e basta fino ai titoli di coda abbia poco a che fare col mondo dei videogiochi. A noi, però, piace essere inclusivi e abbracciare tutte le produzioni delle software house. Dunque, eccoci qui a parlare di Drizzlepath: Deja Vu, disponibile su Nintendo Switch con un’esperienza decisamente minimal: passo dopo passo si ascoltano le riflessioni del protagonista, immersi in un mondo che potrebbe sembrare soltanto selvaggio, ma che è anche strano. Pieno di cose non propriamente ordinarie, come statue di giganti torreggianti sulle montagne. Seguendo un lungo corridoio, ci si fa aiutare dalla camminata per schiudere le riflessioni più intime sulla propria esistenza. Paroloni che si potrebbero così riassumere: camminare aiuta a pensare.
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Drizzlepath: Deja Vu è una rivisitazione del primo gioco di Tonguç Bodur, Drizzlepath. Si inizia nell’acqua, elemento che ben si concilia con una rinascita. In prima persona, il videogioco ci obbliga a camminare, ma non abbassate lo sguardo. Il nostro consiglio è impostare la camminata automatica (su Switch basta cliccare X) e voltarvi a destra e a sinistra per osservare la natura che vi circonda.
Mica siete in un open world. Drizzlepath: Deja Vu non dà troppe alternative sul percorso. Anzi, al più vi concede di superare un masso passandogli a destra o a sinistra. La concentrazione va tutta focalizzata sull’ascolto dei pensieri, che vengono ispirati dalla camminata, doppiati in inglese da una voce femminile. Purtroppo nella versione Switch abbiamo riscontrato una gestione non proprio brillante dei sottotitoli in italiano: in certi momenti della passeggiata scomparivano per tornare inspiegabilmente poco dopo e scomparire di nuovo. Problemi che senz’altro una patch dovrebbe risolvere.
Se all’inizio vi sembrerà di essere da soli, presto dovrete ricredervi. Anzitutto incontrerete inquietanti figure che paiono tramutatesi in roccia a causa di una misteriosa maledizione. E poi qualcuno in giro c’è: come quel ragazzo che appena vi vedrà scapperà a gambe levate. Se l’aspetto narrativo convince, è quello grafico che alla lunga stufa: si nota che gli sviluppatori avevano ambizioni di creare un mondo ai limiti del fantasy, ma il risultato è un ambiente con texture non impeccabili ed effetti pop up continui. Disponibile sullo store Nintendo a meno di 10 euro, Drizzlepath: Deja Vu è un’esperienza che, come un libro, può comunque aiutare a pensare.