Un’esperienza narrativa con la chicca dei combattimenti a turni
Come accade spesso nell’ecosistema indie i progetti gaming nascono anche grazie al sostegno decisivo della community. Il caso di Dual Chroma è emblematico: oltre 200 persone hanno donato grandi e piccoli somme per consentire a Galen Games, sofware house UK, di raccogliere l’equivalente di quasi 16mila euroe. Un gruzzolo messo sul bilancio dello sviluppo di Dual Chroma, visual novel fantasy appartenente al genere romance.
Se seguite i trend su TikTok saprete che alcuni romanzi, spesso del genere rosa, hanno scalato le classifiche grazie ai suggerimenti dei booktoker. Nelle librerie ormai è consueto trovare il tavolo con i titoli più amati da chi è iscritto al social di ByteDance. Ma torniamo al medium videoludico, dove di trame romance ce n’è per tutti i gusti. Dual Chroma propone una storia d’amore in una visual novel fatta di numerosi dialoghi e schermate fisse.
Non ci addentriamo nella trama di un’esperienza tutto sommato standard e che non brilla certamente per originalità. Quel che invece spicca è senz’altro la qualità dei disegni, con una cura notevole sia per quanto riguarda i mostri da affrontare sia le figure dei protagonisti, ciascuno con le proprie caratteristiche. In totale sono otto i finali a cui il gamer potrà arrivare, a seconda delle scelte prese nel corso dell’avventura.
In Dual Chroma ci sono anche fasi di combattimento, che però mantengono sempre ridotto all’osso le possibilità di azione. Si può scegliere di attaccare i nemici, utilizzare la magia, alzare le difese oppure optare per la via del dialogo. Tale elemento da RPG a turni non sfigura, ma non dà al videogioco quella marcia in più.