Spring – Summer Season di ESL Flowe Championship sarà il primo torneo gaming a compensazione di CO2
Se un torneo di esport – come qualsiasi altra attività umana – produce emissioni di CO2, si può sempre puntare alla carbon neutrality e restituire ossigeno all’ambiente. Gli organizzatori Flowe ed ESL hanno preso questa strada: compenseranno i kg di CO2eq. prodotti da tutte le attività che animeranno la Spring – Summer Season di ESL Flowe Championship piantando alberi in America Latina, favorendo e supportando anche le famiglie contadine della regione. Sarà il primo torneo di esport al mondo a compensazione di CO2. A dimostrazione di quanto il gaming si stia lentamente facendo strada anche in Italia, dove purtroppo ancora c’è chi punta il dito contro i videogiochi associandoli alla ludopatia, è arrivato anche il patrocinio da parte del Ministro per le politiche giovanili Fabiana Dadone. A far conoscere questa novità è stata anche l’associazione italiana IIDEA attraverso la sua piattaforma Game to Human (G2H), che punta a promuovere una maggiore conoscenza dei videogiochi e del loro impatto positivo sulla società.
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Esport: giovani e green
Essendo il mondo dei videogiochi tra i più popolati dai giovanissimi rappresentanti della Generazione Z, viene spontaneo immaginarsi che tra i gamer sbarbati venga data per scontata l’importanza della tutela dell’ambiente, così come per loro sono scontati i rischi provocati dai cambiamenti climatici. In questo caso, un’azione concreta da parte di chi organizza tornei di esport per compensare le emissioni prodotte da questi eventi potrebbe aiutare il pubblico dei non addetti a scendere a più miti consigli quando si parla di videogiochi.
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Di recente StartupItalia ha intervistato Luca Pagano, Ceo di Qlash Italia, uno dei team di pro gamer più importanti del paese. In prospettiva, la crescita di fan degli esport potrebbe portare a uno scenario fino a pochi anni fa impensabile: gli appassionati di calcio verranno presto sorpassati per numero dagli appassionati di esport?