Parte all’incubatore JCube di Jesi una piattaforma per aiutare i cuochi in erba a fare esperienza sul campo, nelle case degli appassionati o in altri luoghi. Ecco come funziona Badeggs
Sei un giovane cuoco, magari neodiplomato, ma non sai da che parte cominciare? Badeggs può esserti d’aiuto. Si tratta infatti di una piattaforma attraverso cui creare un profilo e proporre cene ed eventi agli appassionati della buona cucina. Nel gergo del social eating (ogni sito ha il suo) i primi si chiamano “insider” e i secondi, quelli che pappano, “foodie”. Occasioni da organizzare nelle abitazioni così come nei ristoranti e in altri luoghi. L’idea di fondo è imparare sul campo, cioè disporre di un canale per consentire agli aspiranti chef di fare esperienza, professionalizzarsi, spingere la reputazione e ovviamente guadagnare qualcosa.
Una “palestra” per la cucina
I cuochi in erba potranno iscriversi solo dopo aver soddisfatto una serie di requisiti. I foodie, invece, potranno scegliere se rendere l’evento gastronomico esclusivo o se allargarlo ai propri ospiti. Insomma, siamo sempre, come si diceva, dalle parti del social eating ma con un taglio nettamente più professionalizzante. Dunque non solo e non tanto un modo per fare nuove conoscenze ma una “palestra” da frequentare per chi vuole fare della cucina un mestiere. Si cambia prospettiva, l’attenzione è più orientata verso chi sta dietro ai fornelli in una sorta di integrazione della ristorazione tradizionale.
Come funziona Badeggs
Entrando nel concreto, se sei un cuoco è necessario che ti registri sul sito. Lo staff verificherà la qualifica, compreso il certificato Haccp, e attiverà il profilo. Se invece sei un appassionato della cucina dovrai comunque iscriverti per entrare a far parte della community e così cercare il cuoco preferito, scegliere menu e luoghi e conoscere altre persone, è proprio il caso di dirlo, con gli stessi gusti.
Bologna prima tappa
Si parte da Bologna, anche sotto il profilo dei menu e degli eventi proposti sulla piattaforma. Ogni cuoco ha lanciato per un mese le proprie proposte basate su un piatto della tradizione e su un suo alter ego rivisitato in chiave moderna. Sempre nel capoluogo emiliano ha preso corpo la partnership della startup con la scuola di cucina Food Genius Academy, che ha sedi anche a Torino e Milano. La chicca? Le cene caricate su Badeggs saranno utilizzate come prove-esame intermedie dei percorsi formativi. Quale migliore verifica sul campo, in effetti, che un cliente pagante per quanto ben disposto? Un modello di collaborazione che la piattaforma spera di allargare ad altre realtà simili.
Il social eating per la formazione
Insomma, una specie di via di mezzo fra social network dei talenti, luogo di pratica e, ovviamente, di amore per il buon cibo. In cui il social eating di qualità diventa uno strumento di formazione:“Badeggs vuole essere un punto di riferimento per i giovanissimi cuochi che escono dagli istituti e accademie e creando una connessione con il mondo del lavoro” ha spiegato Lorenzo Salmi, cofondatore e Ceo della startup incubata da JCube di Jesi (Ancona), la struttura del gruppo industriale Maccaferri, fra i principali acceleratori del centro Italia. Mentre Federico Bassi, chef e cofondatore, ha ribadito che “la percezione ovunque abbia lavorato è sempre stata quella che gli chef, anche stellati, cerchino tramite passaparola l’insider giusto perché non esiste online una struttura credibile che faccia questo. Stiamo lavorando perché Badeggs lo sia”.
I progetti
Gli sviluppi sembrerebbero interessanti. E danno bene l’idea delle opportunità che potrebbero aprirsi semplicemente esplorando territori inediti sul fronte occupazionale. L’idea di Badeggs è infatti attrezzarsi per diventare un’autentica risorsa di job placement. Insomma, più avanti si cercherà di trovare lavoro ai giovani chef tentando di coinvolgere anche quelli più affermati.