Terra, fertilizzante, lampade: per coltivare marijuana in casa serve più o meno quello che serve per far crescere i pomodori. I grandi centri specializzati nella vendita di questo materiale si aspettano una crescita delle vendite del 25-30 per cento
Non è ancora giunto il momento di poterla acquistare in un negozio. E nemmeno quello di poterla fumare sotto i 21 anni. Vale ancora il divieto di accendersi uno spinello in pubblico. Ciò che è diventato legale in Massacchusetts grazie alla Pot Law, però, è la possibilità di coltivare in casa la marijuana. Si può quindi far crescere un numero limitato di piantine nella propria abitazione senza il rischio di essere considerati dei fuorilegge. Di conseguenza, dal 15 dicembre 2016 nello stato americano che ha dato il via alla rivoluzione si prevede una corsa ai negozi specializzati nella vendita di materiale per le colture idroponiche. Chi vuole diventare un produttore serio di marijuana per uso personale deve equipaggiarsi bene e frequentare spesso questi posti.
Tutto quello che serve per coltivare marijuana in casa
In questi grossi centri si può trovare tutto quello che serve: distese di fertilizzante, terra da vaso e lampade adatte ad accelerare la crescita delle piante. Sono in vendita anche tende della grandezza di un armadio in cui è possibile ricreare l’esposizione luminosa corretta anche grazie a un sistema che permette di riflettere la luce. Fino a questo momento questi strumenti servivano a coltivare orchidee o pomodori. Da ora in poi seriviranno anche a produrre marijuana. Accanto agli scaffali per le coltivazioni tradizionali, cominciano a fare la loro comparsa anche quelli dedicati a questo particolare tipo di pianta per la quale ovviamente servono delle accortezze specifiche. I principali frequentatori di questo tipo di negozi saranno soprattutto coloro che credono nel valore terapeutico della marijuana e che ora potranno farne uso senza sentirsi colpevolizzati. Ancora molto rimane da fare, comunque, sulla regolamentazione della sua assunzione che per molti dovrebbe essere assimilata a quella dell’alcol.
Il boom dei negozi di materiale idroponico
Lisa Mullins del sito wbur.org ha visitato HTG Supply, uno dei principali negozi specializzati in materiale per le coltivazioni idroponiche nella città di Shrewsbury. Il direttore Jason Williams le ha dato un po’ la misura del boom che la marijuana potrebbe portare nel suo business: «Prevediamo una crescita del 25-30 per cento», ha detto. In HTG Suppluìy puoi trovare davvero tutto per metter su la tua piantagione domestica, fatta eccezione per i semi. Questo significa che in sostanza, nella maggior parte dei casi, non si può distinguere un acquirente che ha intenzione di produrre marjuana da uno che vuole produrre pomodori. E potrebbe sorgere anche un problema etico nel caso in cui la persona che si reca in negozio avesse meno di 21 anni: «Ho sempre detto al mio staff che se non si sentono a loro agio in una conversazione, non sono obbligati a rispondere a delle domande che li mettono in imbarazzo», spiega ancora Williams.
Quanto costa coltivare la cannabis
Diventare un esperto nella coltivazione di cannabis non è per niente semplice. E il rischio di non raccogliere quello per cui si è lavorato esiste. Se a questo si aggiunge che dotarsi di tutto il materiale per farlo è costoso – si parla di una cifra compresa tra il 200 e i 500 dollari – molti potrebbero essere tentati di lasciar perdere. Per ogni evenienza, però, Williams assicura di avere sui suoi scaffali anche un libro risolutivo “The Cannabis Breeder’s Bible” (La Bibbia del coltivatore di cannabis). Costa solo 21,95 dollari.