In Oriente si lavora alla produzione automatizzata di lattuga. In arrivo anche la Vegetables Factory, prima fattoria robot al mondo
Entro il 2035, in Giappone, quasi la metà dei posti di lavoro potrebbe essere coperta dai robot. Lo dice un rapporto del Nomura Research Institute, che specifica come il dato vada riferito soprattutto ai lavori “non-creativi”, come call center, consegna merci e agricoltura. Abbiamo già visto come questo rappresenti una grande occasione, a lungo termine, per ripensare l’occupazione. In Giappone ne sono convinti. Spread, azienda che fornisce lattuga a circa duemila supermercati, ha deciso infatti di affidare la sua intera produzione ai robot. Tanto è vero che stanno lavorando per aprire, nel giro di un anno, la Vegetables Factory, prima fattoria robot al mondo.
Un’azienda agricola completamente automatizzata insomma, adibita alla coltivazione indoor di lattuga. “Ma il nostro obiettivo non è quello di sostituire agricoltori umani – ha tenuto a precisare JJ. Price, global marketing manager della Spread – ma di sviluppare un sistema in cui gli esseri umani e le macchine lavorino insieme”.
L’invasione dei robot contadini
Non aspettatevi di vedere dei contadini robot vestiti con stivali in gomma, camicia a quadrettoni e cappello di paglia. Le macchine in questione sono in realtà dei nastri trasportatori, dotati di bracci robotici su misura, in grado di maneggiare le piantine di lattuga senza danneggiarle. Dovranno occuparsi infatti, di quasi tutti gli aspetti della coltivazione (compreso il raccolto) monitorando passo passo la nascita e il mantenimento delle specie coltivate. “I semi continueranno però a essere piantati a mano” assicura Koji Morisada, uno dei responsabili del progetto.
“Questo sistema consentirà di ridurre i costi per il personale di oltre il 50% e quelli per l’energia di almeno un terzo”.
La Vegetables Factory – che dovrebbe sorgere a Kizugawa, nei pressi di Kyoto – è stata progettata per poter riciclare il 98% dell’acqua utilizzata per le colture. Il sistema automatizzato controllerà i livelli di temperatura, umidità e CO2, oltre a sterilizzare l’acqua e regolare l’illuminazione (a LED). Inoltre, i sensori installati all’interno avranno il compito di segnalare al personale umano qualsiasi anomalia riscontrata nella crescita delle piante.
Mezzo milione di lattughe al giorno in cinque anni
Il progetto prevede una struttura con una superficie di oltre quattromila metri quadrati: ben sedici livelli, a sviluppo verticale. All’interno, secondo Spread, si dovranno produrre circa 30mila cespi di insalata al giorno, con l’obiettivo di arrivare a mezzo milione al giorno in cinque anni.
“La nostra nuova azienda potrebbe diventare un modello per altre fattorie”, ha dichiarato Price. “Vogliamo generare interesse nel settore agricolo, in particolare tra i giovani”. Un modo intelligente per affrontare la grave carenza di manodopera che colpisce il Giappone, a causa dell’invecchiamento della popolazione. E una grande opportunità per il mondo dell’agricoltura chiamato a produrre sempre maggiori quantità di cibo – e qui parliamo di un sistema che permette di farlo in maniera efficiente e sostenibile – per una popolazione mondiale in continuo aumento.