A Berlino, grazie ad una partnership con Metro, è nato Kräutergarten, il giardino delle erbe, un angolo del supermercato dedicato alle piante cresciute in un ambiente idroponico
Si moltiplicano i progetti per accorciare la filiera food e favorire un passaggio quanto più diretto possibile dal campo alla tavola. A Berlino è partito un progetto pilota tra il supermercato all’ingrosso Metro e la startup Infarm, che si occupa di indoor farming. Kräutergarten, letteralmente “giardino delle erbe”, utilizzerà le potenzialità dell’idroponica per far crescere le piante che sono sistemate verticalmente all’interno di un ambiente protetto, dove speciali sensori si occupano del tracking costante dei dati del vegetale. Due volte a settimana, lo staff della startup permette ai potenziali clienti di poter osservare alcune piante quali il basilico da bonsai greco e il basilico thailandese. Grazie alla partnership con Metro, Infarm è riuscita a vendere circa 400 confezioni di piante al mese dal lancio del progetto, iniziato alla fine del 2015.
Vertical farm anche in azienda
Fondata nel 2013 da Micheal Osnat e dai fratelli Guy e Erez Galonza, Infarm si è posta l’obiettivo di promuovere il concetto di vertical farm anche all’interno di location poco usuali, come uffici, ristoranti, alberghi e abitazioni. «Pensiamo a un futuro in cui le città possano produrre il cibo necessario alla propria sussistenza, proprio grazie a questi sistemi», hanno dichiarato i founder. Infarm ha già progettato vertical farm per aziende come Airbnb, Olympus e Mercedes Benz.
L’importanza del verde urbano
Un recente studio del Johns Hopkins Center ha messo in luce il difficile accesso agli spazi verdi urbani e l’alto costo dei sistemi di vertical farming. Erez Galonska di Infarm è sicuro che la startup possa fronteggiare positivamente queste sfide e vede nella vertical farm un fattore che potrebbe cambiare questi equilibri in maniera positiva: «Una delle maggiori sfide del nostro tempo sta nel fatto di dover trovare sistemi in grado di assicurare cibo per nove miliardi di persone: sono convinto che la chiave di volta sia proprio nelle tecnologie di agricoltura verticale».
Orti urbani e città sostenibili
La Germania si presta come culla naturale per simili progetti, anche grazie a Daniel Schreber, giurista e scrittore tedesco, che gettò le basi per il concetto di urbanizzazione sostenibile. Un secolo e mezzo dopo, sono state 833 le assegnazioni a Berlino, su una popolazione di circa 3,5 milioni di persone. I sistemi di vertical farm hanno il pregio di risolvere i problemi di spazio che si pongono in maniera del tutto naturale in uno spazio urbanizzato come Berlino. Richiedono anche meno acqua, non si deve ricorrere a pesticidi, non si rischia di danneggiare il suolo.