Dalla collaborazione con StartupBootCamp Foodtech a quella con H-Farm, così Cisco Italia vuole innovare tutta la filiera del food. Il punto con il manager, responsabile del progetto Digitaliani
Enrico Mercadante, Cloud Leader e Systems Engineering Leader di Cisco per il Sud Europa, è da gennaio responsabile dei progetti in area innovazione, education e startup del programma Digitaliani. Classe 1972, originario di Roma, laureato in Ingegneria, prima in Ericsson (a Stoccolma) nel reparto ricerca e sviluppo delle tecnologie Mobile, poi dal 2001 in Cisco Italia. Con Enrico Mercadante abbiamo fatto il punto su StartupBootCamp FoodTech, il programma di accelerazione verticale interamente dedicato al food tech, di cui Cisco è partner. Proprio a pochi giorni giorni dall’avvio del programma, che parte il 21 novembre, per chiudersi a marzo 2017.
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Mercadante, com’è nata la collaborazione con StartupBootCamp FoodTech?
«Con StartupBootCamp FoodTech, Cisco ha accettato una sfida importante, globale. Peter Kruger, il CEO e managing director di StartupBootCamp FoodTech, ha avuto questa intuizione: l’Italia può diventare il punto di riferimento mondiale per l’agrifood tech. Noi, come Cisco Italia, abbiamo avuto diverse esperienze sul tema prima di StartupBootCamp FoodTech. E alla fine ci siamo trovati su questa strada e abbiamo deciso di supportarli nel loro tour di selezione mondiale per fare recruiting dei migliori talenti e confrontarsi poi in Italia».
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…e in programma c’è anche un progetto con H-Farm?
«A noi piace lavorare con tutto l’ecosistema, con i più bravi. Con H-Farm siamo partiti con un programma dedicato al food, ma strutturato in modo diverso. Il tema è sempre agrifood tech. La call si è già chiusa e siamo nella fase della selezione delle startup».
Che tipo di startup cercate?
«Con noi ci saranno importanti saranno partner industriali. Stiamo cercando startup con progetti in grado di innovare tutta la filiera o parte di essa. Cerchiamo innovatori, in campi che vanno dalla coltivazione, alla distribuzione, al tracciamento, alla produzione in loco».
Qual è l’obiettivo?
«Aiutare l’ecosistema a innovare, ad essere più efficace nell’export e a differenziarsi».