Più di un terzo della popolazione adulta italiana (36%) è in sovrappeso, un altro 10% è obeso. Ed esiste molta differenza a livello geografico. Però facciamo più sport di prima (e calano gli alcolisti): ecco le cifre
Sì, stiamo diventando un popolo di ciccioni. Quantomeno sovrappeso (mentre 1 su 10 è proprio afflitto da obesità). Ma in compenso si riducono i consumatori di alcol a rischio. E se è vero che nel 2014 gli italiani sono stati un po’ meno sedentari, dato che il 23% della popolazione con età superiore o uguale a 3 anni si è dedicato allo sport in modo continuativo (nel 2013 era il 21,5%), resta il fatto che nonostante questo, la quota di persone sovrappeso e obese è aumentata: sempre nel 2014, infatti, più di un terzo della popolazione adulta del Paese (36,2%) era in sovrappeso (nel 2001 era il 33,9%), mentre poco più di una persona su 10 (10,2% per l’esattezza) era obesa (nel 2001 era l’8,5%). Insomma, fatti i conti, il 46,4% dei soggetti di età superiore o uguale a 18 anni è in eccesso ponderale.
Il Sud è in sovrappeso
Il Rapporto Osservasalute 2015, pubblicato dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, è frutto del lavoro di 180 ricercatori distribuiti su tutto il territorio italiano che operano presso Università e numerose istituzioni pubbliche nazionali, regionali e aziendali, tra le quali il ministero della Salute, l’Istat, l’Istituto Superiore di Sanità e il Consiglio Nazionale delle Ricerche. Nel 2012, precisa il documento, gli italiani che praticavano uno sport erano il 21,9%, come nel 2011, mentre nel 2010 erano il 22,8% della popolazione. Sono aumentati anche coloro che, pur non praticando uno sport, svolgono un’attività fisica (passeggiare per almeno 2 km, nuotare, andare in bicicletta): nel 2014 erano il 28,2% della popolazione, mentre nel 2013 erano il 27,9% Ma il problema dell’eccesso di peso resta. E le differenze rilevate sul territorio sono considerevoli: le regioni meridionali presentano la prevalenza più alta di persone obese (Molise 14,6%, Abruzzo 13,1%; Puglia 11,9%) e in sovrappeso (Campania 41,5%, Calabria 39,6% e Puglia 39,4%) rispetto alle regioni settentrionali, che mostrano i dati più bassi di prevalenza (obesità: Provincia autonoma di Trento 7,5% e Provincia autonoma di Bolzano 8,1%; sovrappeso: Provincia autonoma di Trento 28,5% e Valle d’Aosta 31,5%). Tuttavia, specifica il documento, nelle regioni settentrionali sono aumentate le persone con eccesso ponderale. Un problema che cresce con l’età: nello specifico, il sovrappeso passa dal 14,9% della fascia di età 18-24 anni al 46,5% tra i 65-74 anni, mentre l’obesità dal 2,4% al 15,7% per le stesse fasce di età.
L’abitudine allo sport
La sedentarietà è calata “in maniera significativa” per entrambi i generi: rispetto all’anno precedente, nel 2014 si è riscontrata una diminuzione delle persone sedentarie (-1,3 punti percentuali). Infatti i sedentari sono circa 23 milioni e 500 mila, pari al 39,9% della popolazione. Erano 24 milioni e 300 mila, pari al 41,2%, nel 2013. L’analisi territoriale mostra una differente attitudine alla pratica sportiva tra le diverse regioni del Paese che, probabilmente, riflette anche una diversa disponibilità di strutture organizzate. Le regioni settentrionali, in particolare Bolzano (38,7%), Trento (30,7%), la Valle d’Aosta (30,2%) e la Lombardia (28,5%), rappresentano la zona del Paese con la quota più elevata di persone che praticano sport in modo continuativo. Le regioni del Meridione si caratterizzano per la quota più bassa di persone che dichiarano di dedicarsi allo sport nel tempo libero, fatta eccezione per la Sardegna dove il 30,8% dichiara di praticare attività sportiva in modo continuativo o saltuario.
Però cala il consumo di alcol
E tuttavia in qualcosa gli stili di vita degli italiani stanno lentamente migliorando. Nel 2014 si riducono infatti i consumatori di alcol a rischio (15,5%) e i fumatori (19,5%). A livello territoriale la quota più alta di consumatori di alcol si ritrova nel Centro-Nord, spiega il rapporto “Noi Italia” dell’Istat.