Padiglioni, ristoranti, spettacoli. Expo sarà questo e tanto altro. Per orientarci nel marasma di eventi abbiamo creato un programma a uso e consumo degli amanti del foodtech che non vogliono solo provare cibi esotici e guardare gli spettacoli del Cirque du Soleil ma scovare tutte le nuove tecnologie applicate all’alimentazione
Nei mesi che ne hanno preceduto l’apertura Expo ha fatto rima con confusione, polemiche e ritardi. Adesso una sola cosa è certa: a un evento del genere non si può mancare. Così, mentre c’è chi si addentra nei meandri del sito cercando di capire quando chef Cracco visiterà l’Esposizione e chi si studia il percorso migliore per scroccare più assaggi possibili, noi abbiamo scelto le tappe imperdibili per gli smanettoni del cibo.
Certo, orientarsi in uno spazio grande come 137 campi da calcio non è facile, dovete rassegnarvi. E visitare tutti i 145 padiglioni di Expo in un solo giorno non è umanamente possibile (potreste addirittura perdervi una volta entrati nel padiglione Italia, che con i suoi 13 mila metri quadrati è il più grande di tutti). Quindi armatevi di pazienza e prendete questa piccola guida come punto di partenza per pianificare i vostri itinerari all’insegna del foodtech.
Il Future Food District
Non potevamo non iniziare dal Future Food District. Barrette di insetti, imballaggi fatti di scarti alimentari, coltivazioni galleggianti sul mare li trovate nel padiglione di Expo 2015 dedicato al cibo del futuro e realizzato da Coop insieme a Carlo Ratti, direttore del Senseable City Lab del Mit di Boston. Settemila metri quadri di puro connubio cibo e tecnologia nel cuore del sito espositivo tra Cardo e Decumano. All’interno di questo parco giochi per i nerd del cibo si potrà vivere un’esperienza d’acquisto totalmente nuova grazie alla realtà aumentata, toccare con mano gli alimenti del futuro e, ovviamente, farsi fare la spesa dal nostro amico robot YuMI.
Tra le installazioni che hanno suscitato il nostro interesse c’è la Vertical Farm di ENEA, un’imponente struttura alta più di 4 metri contenente una serra con un impianto di fertirrigazione automatico, che attraverso un sistema computerizzato distribuisce sostanze nutritive e acqua alle piante. La fattoria verticale sarà aperta al pubblico che potrà interagire attraverso i propri dispositivi mobili, grazie ai QR Code disposti sulla struttura.
Le startup nel Padiglione Italia
Come vi abbiamo raccontato, il Padiglione Italia ospiterà ben 24 startup innovative guidate da under 35, scelte dalla lista di 144 che hanno partecipato al bando promosso da Regione Lombardia e Unioncamere. Alcune aiutano a produrre micro-alghe, altre a gestire le ordinazioni di cibi e bevande dallo smartphone e altre ancora si utilizzano nell’agricoltura di precisione. Di qualunque cosa si occupino, di sicuro vale la pena fare un salto al Padiglione e incontrare questi giovani imprenditori che stanno provando a cambiare il mondo del cibo.
I foodtruck del Padiglione Americano 2.0
Che il Padiglione americano abbia un occhio di riguardo per le novità nel campo del cibo lo sappiamo e la decisione di utilizzare un contest per selezionare le loro startup ospiti ne è la conferma. Non saranno l’ultima trovata tecnologica ma i foodtruck sono una delle tendenze dell’anno. Basti pensare al successo di manifestazioni come lo Streeat foodtruck festival che da evento annuale si è trasformato in show itinerante diverse tappe in tutta Italia. Sui fornelli dei camioncini made in Usa sfrigolano le pietanze tipiche dei diversi stati americani, un tour culinario in pieno stile Route 66.
Padiglione del Belgio, una cittadella del futuro
L’Europa non è da meno. Il padiglione del Belgio è ecosostenibile e rappresenta un ottimo modello di pianificazione urbana. Tecnologia a tutto tondo, dalla struttura ai nuovi sistemi di coltivazione e allevamento. Acquaponica, idroponica, coltura d’insetti e alghe sono al centro degli esperimenti se si potranno vedere nel padiglione belga.