Su Kickstarter il progetto aveva convinto la community. Lo abbiamo testato sulla next gen
L’universo indie deve molto all’affetto e al sostegno degli appassionati. Molegato, nome di una software house dietro cui si cela il talentuoso sviluppatore classe ’89 Raúl Martínez Garrido, ha raccolto l’equivalente di oltre 30mila euro in tempi rapidi presentando la propria idea di platform. Frogun, questo il nome del videogioco disponibile anche su Xbox Series X/S, è una colorata avventura nei panni di Renata, una simpatica bambina cui tocca in sorte la sfortuna di dover ritrovare i genitori. Mamma e papà sono archeologi e per di più inventori di cose strane, i classici tipi che girano il mondo e portano la piccola con loro per farla crescere. Purtroppo l’ultima missione non pare finita bene, dal momento che gli adulti non fanno ritorno all’accampamento.
Tocca così a Renata dare il via all’avventura, tenendo sempre in mano l’ultima mirabile invenzione di mamma e papà, Frogun. Si tratta di una pistola rana, la cui lingua funziona da fenomenale proiettile, oltre che da liana utile per aggrapparsi e superare i burroni. Con una pixel art che vi fare andare in brodo di giuggiole, il titolo è un invito a riscoprire ritmi e dinamiche di gameplay decisamente più lenti rispetto alla freneticità del gaming moderno.
Si salta, si evitano ostacoli e si esplora un mondo fatto di tante isole fluttuanti, facendo bene attenzione ai nemici. Le dinamiche di combat system sono semplici: possiamo sparare con la nostra Frogun, oppure acchiappare un oggetto con quest’ultima e scagliarlo contro gli avversari. L’effetto, come potrete immaginare, è il medesimo. Strutturato in livelli, il videogioco potrebbe darvi non poche soddisfazioni nei caldi pomeriggi estivi, quando vi riparate in salotto col condizionatore acceso.
Nel complesso Frogun ha mantenuto la promessa fatta ai sostenitori del crowdfunding su Kickstarter: realizzare un platform che sapesse di gaming antico con una storia essenziale e comunque arricchita da altri personaggi del mondo animale che scopriremo. Non c’è dramma, ma soltanto l’allegria di una scoperta continua, sempre col sorriso di Renata in bella mostra. Oltre al combattimento la bambina ha anche da risolvere semplici enigmi ambientali per proseguire, oltre che eseguire mosse acrobatiche per superare ostacoli e altezze. A quel prezzo, non possiamo che suggerirvi di considerare l’occasione.