Dopo un 2020 senza precedenti per il settore, i trend danno ancora segnali di crescita
Con mezzo mondo chiuso in casa, il settore dei videogiochi è esploso nel 2020. Titoli di successo come Animal Crossing: New Horizons e Last of Us Parte 2, oltre al lancio della next gen, hanno tirato la volata all’industria dell’intrattenimento. Con 175 miliardi di dollari di ricavi e più di 2.7 miliardi di gamer in tutto il mondo, il 2020 è stato un vero annus mirabilis per l’industria gaming, che ha superato televisione, cinema e musica per peso nel mercato dell’intrattenimento. L’Asia ospita il maggior numero di gamer (1.5 miliardi), mentre l’Europa si piazza al secondo posto con 386 milioni di giocatori; Medio Oriente, Africa, America Latina e Nord America seguono a ruota con – rispettivamente – 377, 266, e 210 milioni.
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Gaming: giocare freemium
La panoramica sul mondo gaming ed esport è ripresa dall’analisi “Gaming & Esports” realizzata da Cross Border Growth Capital, advisor leader in Italia per aumenti di capitale e operazioni di finanza straordinaria per startup e PMI. «L’industria dei videogiochi può generare grande valore nel futuro: è un settore mutevole e in rapida evoluzione che investitori e venture capitalist dovrebbero continuare a tenere d’occhio», spiegano Andrea Casati, (Associate) e Francesco Chiarpenello (Analyst) di Cross Border Growth Capital.
La crescita del mercato gaming – spiega la ricerca – è stata guidata soprattutto dall’aumento degli abbonamenti, con giocatori da tutto il mondo disponibili a una fruizione freemium: in USA nel 2019, il 53% degli user Millennial e Z si sono abbonati a videogiochi, superando i servizi di Pay TV (51%) e segnando un incremento del 9% rispetto all’anno precedente. I giochi per smartphone – come Pokémon Go, Clash Royale, Clash of Clans e PUBG Mobile – hanno poi accelerato la transizione al digitale: l’esperienza di gioco online ha segnato un +13,3% tra il 2019 e il 2020, raggiungendo i 74 miliardi di dollari di ricavi nel mondo.
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Boom di visualizzazioni
L’anno alle nostre spalle è stato, per forza di cose, senza precedenti anche per quanto riguarda il numero di visualizzazioni in ambito gaming. Among Us, League of Legends e Fortnite sono stati i videogiochi più visti in streaming su Twitch nel 2020, mentre YouTube ha registrato 100 miliardi di ore di visualizzazione su più di 40 milioni di canali di gaming attivi. Il risultato è la nascita di un vero e proprio trend nella creazione di community: con più di 140 milioni di user mensili per Twitch e 100 milioni per Discord, già oggi molte aziende stanno offrendo ai loro utenti una community con cui condividere, creare, giocare, e assistere a eventi live.
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Esport batte Super League
Completa il quadro del mondo gaming il successo degli esport. Cross Border Growth Capital segnala che, nel 2020, gli attori che operano in questo ambito hanno registrato circa 1 miliardo di dollari di ricavi e secondo le previsioni il segmento crescerà fino a 1,6 miliardi di dollari entro il 2024. Tra l’altro, già nel 2019, con oltre 100 milioni di spettatori live, il torneo Esports di League of Legends ha superato il Super Bowl (98 milioni) in termini di pubblico. Un successo che inevitabilmente trascina la crescita dei contenuti sponsorizzati, che rappresentano la maggior fonte di ricavi del settore: ben 584 milioni di dollari nel 2020 (e altri 641 previsti nel 2021). Il mercato italiano raggiungerà i 40 milioni di dollari di valore nel 2023, dai 16 dello scorso anno. Tra le eccellenze in Italia citiamo il caso di QLASH House: fondata nel 2017 da Luca Pagano e Eugene Katchalov, è una delle gaming house più estese al mondo.