C’è chi, dalle nostre latitudini, maligna già che la decisione di far partire il Giro d’Italia dall’Albania c’entri in qualche modo con la volontà del nostro governo di stringere ulteriormente i rapporti con il Paese delle aquile, andando dunque ben al di là dei centri di detenzione dei migranti aperti sul suolo albanese per la verità senza troppo successo, almeno sul piano pratico.
Prima dei ciclisti partono le polemiche
E chi, sul versante opposto dell’Adriatico, contesta al premier Edi Rama, ex cestista e grande appassionato di sport, già pesantemente criticato per aver ceduto porzioni del territorio a Roma proprio nell’ambito dei centri di rimpatrio, di aver versato a Rcs cifre folli pur di tingere la nazione albanese di rosa (si parla in merito di 8 milioni. “Una cifra considerevole – annotano sul Sole 24 Ore – se si pensa che per una normale partenza si paga circa 150mila euro e per un arrivo circa 250mila”).
Il Giro d’Italia 2025 parte insomma con il suo bel codazzo di polemiche in entrambe le nazioni. Con l’edizione 108 ci sarà la 15ª apertura dall’estero, per una competizione che negli anni si è fatta via via sempre più internazionale arrivando a toccare la Grecia, l’Ungheria, l’Olanda, l’Irlanda, fino a Gerusalemme.
Il battesimo del fuoco lo si avrà oggi, venerdì 9 maggio, con la tappa da Durrës (Durazzo) a Tiranë (Tirana) per 164 km, già ribattezzata dai cronisti “tappa di montagna in città”, con difficoltà altimetriche di tutto rispetto.
Per l’occasione le scuole chiuderanno prima, altra decisione che non è piaciuta troppo ai partiti d’opposizione. Non ci sarà la maglia rosa in carica, Tadej Pogacar, ma questo non vuol dire che manchino gli spunti per parlare del Giro d’Italia, come si è visto.
La prima tappa oggi
I primi 70 km di tappa saranno pianeggianti, dopodiché inizierà la salita per la strada che va verso Gracen (2a cat., 13,5 km al 5,2% con punte all’11%). Quindi l’arrivo a Tirana con un circuito di 22,2 km da ripetere due volte. Quindi si giungerà al dislivello di Surrel (3a cat., 6,9 km al 4,6%) con una scalata che termina a meno di 12 km dall’arrivo. Seguiranno la crono di 13,7 km sulle strade della capitale, e infine con la Vlorë (Valona) – Vlorë (Valona) in cui andrà affrontata la prima, vera, salita del Giro, il Passo di Llogara.
Giro d’Italia e giro d’affari
Secondo l’Osservatorio sullo Sport System Italiano di Banca Ifis l’edizione 2023 aveva generato qualcosa come 2 miliardi di euro di cui 620 milioni di euro frutto della spesa degli spettatori lungo le tappe della kermesse e dalla macchina organizzativa dell’evento mentre gli altri 1,4 miliardi di euro intesi come benefici economici “differiti”, ossia dalla spesa di chi, dopo aver assistito – dal vivo o attraverso i media – all’evento, torna (entro 12/18 mesi) nei territori del Giro per vivere altre tipologie di esperienze turistiche.
Esistono altre stime più prudenziali. La sola certezza, comunque, è che il Giro d’Italia trasmette sempre passione.