Nel giro di poche settimane i gamer del 2023 hanno a disposizione due dei migliori GDR occidentali mai creati. Ma la vetustà di alcune meccaniche e dell’impianto tecnico potrebbe frenare i più…
Poter rigiocare oggi, in italiano, a Gothic II con tanto di espansione La notte del corvo è una ottima opportunità per tutti coloro che si sono persi l’originale uscito nell’ormai lontano 2003. Non sappiamo, data la mole di contenuti (per l’epoca quasi senza paragoni, date le tre classi di personaggi, i 50 incantesimi e le 150 armi), se anche chi lo platinò agli albori del nuovo millennio sia comunque ansioso di giocarlo, ma Gothic II Complete Classic torna dalle nebbie del passato per dire nuovamente la sua.
Gothic II Complete Classic, tutto come allora
Giocare oggi a Gothic II è, come già avevamo detto per il predecessore (qui la recensione di Gothic Classic) una esperienza straniante e agrodolce. Non si può dire che sia invecchiato benissimo. L’impianto grafico è infatti quello originale, del 2003. Non faceva gridare al miracolo nemmeno allora, figurarsi cosa potremmo dire oggi. In compenso giocarlo seduti sul proprio trono domestico (se condividete casa con altri, vista la vastità del GDR, fatelo solo se avete i doppi servizi) regala soddisfazioni.
Col secondo capitolo i ragazzi di Piranha Bytes vollero creare una versione espansa, riveduta, corretta e migliorata di Gothic I e ci riuscirono. Ancora oggi Gothic II Complete Classic è un titolo che stupisce per vastità e cura, non tanto dei luoghi quanto dell’intreccio narrativo che vede sbocciare al proprio interno quest e side-quest a profusione. I due giochi vanno giocati consequenzialmente, anche perché strettamente connessi a livello di trama.
Avremmo preferito che il titolo fosse sottoposto a un maquillage tecnico che gli rendesse giustizia. Qualcosa qua e là è stato fatto, ma la mole poligonale, le animazioni e la qualità delle texture restano oltremodo datate: difficile far digerire un prodotto simile a un giocatore del 2023. Ed è un vero peccato, visto che la revisione dei menu ha almeno in parte reso più attuale il gioco.
Come si diceva poc’anzi, insomma, Gothic II Complete Classic andrebbe consigliato soprattutto a coloro che non riuscirono a giocare all’originale. Tuttavia, siamo consapevoli del fatto che, senza una spinta emotiva, senza insomma l’effetto nostalgia, sia difficile avvicinarsi a un prodotto così vecchio, nella grafica e nelle meccaniche (era già farraginoso all’epoca dell’uscita…). Chi riuscirà a superare questi ostacoli e acquisterà entrambi i titoli si ritroverà al cospetto di due dei migliori GDR occidentali mai creati.