Spade laser a volontà. Ma anche arsenale bellico con proiettili intelligenti
Disponibile presto anche su Nintendo Switch, Gunborg: Dark Matters è un platform arcade frutto della software house svedese Ricpau Studios. Lo abbiamo testato sulla console ibrida, divertendoci un sacco a vestire i panni di una guerriera cyberpunk armata fino ai denti. L’ambientazione è chiaramente sci-fi, con alieni e mostruose creature pronte a farci la pelle. Il gameplay, a parer nostro, necessita di un minimo di pratica. Nulla di impossibile, vista anche la ricompensa grafica e ludica confezionata nel titolo.
Partiamo col dire che Gunborg: Dark Matters è un videogioco in cui la morte fa parte del divertimento . Con una vita così risicata e la necessità di trovare borse della salute lungo la mappa, non è improbabile che vi ritroviate al checkpoint precedente dopo una brutta sconfitta. Nulla di grave: il titolo, almeno in questo, non è punitivo e sa premiare la graduale progressione del gamer evitandogli di ripetere l’intero livello. All’inizio abbiamo una sorta di spada laser, molto più simile a una aggressiva lama medievale che a quelle esili di Star Wars. Come arma d’inizio nulla da dire: è un piacere tagliuzzare gli avversari.
Giocando in spazi stretti, con angoli dietro cui proteggersi per studiare una strategia, dobbiamo fare attenzione alle munizioni e capire che la lama non può fare molto se abbiamo un apparecchio bellico sul soffitto impossibile da raggiungere (lui però ci colpisce comodo coi proiettili). In questo Gunborg: Dark Matters obbliga a fare attenzione a cosa lasciano i nemici una volta neutralizzati. Se hanno una pistola, forse è il caso di farci un pensierino. Ci è capitato di eliminare due brutti ceffi in sequenza e di raccogliere la bocca di fuoco del primo per poi sostituirla pochi istanti dopo con quella del secondo per un misero proiettile in più.
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Una volta che entrerete nel mondo di Gunborg: Dark Matters capirete questa attenzione ai dettagli. Oltre ai nemici ci sono poi gli ostacoli. Come stalattiti e stalagmiti fantascientifiche: discendendo lungo una parete o saltando su una piattaforma mobile che passa sopra una buca tappezzata di questa gioielleria appuntita, dobbiamo fare attenzione se non vogliamo perdere vita preziosa. Nel combat system c’è poi il prezioso scudo e il jet pack per poter saltare e battere la gravità.
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Come abbiamo detto a livello grafico Gunborg: Dark Matters rappresenta un videogioco fluido e solido, pieno di dettagli e colori. Anche gli sprite degli avversari vanno ben oltre il compitino, per non parlare dell’arsenale, da scoprire schermata dopo schermata (abbiamo perso la testa per i proiettili intelligenti). La nota più ostica rappresenta, a nostro avviso, la scelta dei comandi di gioco. Invece dei più comodi A, B, X e Y, su Switch occorre usare L, R, ZL e ZR per saltare, sparare, spalancare lo scudo. Nulla di troppo grave se siete abituati a cambiamenti così radicali.