Accordo per cercare startup impegnate nella farmaceutica e nel sistema salute ma anche per formazione
H-Farm, il villaggio dell’innovazione di Ca’ Trond (Roncade) a Treviso fondato da Riccardo Donadon, tiene a battesimo un’altra iniziativa dedicata alle startup. Si tratta dell’Healthcare Hub per la ricerca e la condivisione di idee innovative realizzato con Pfizer, il colosso della farmaceutica. L’obiettivo, racconta una nota, è duplice: anzitutto identificare e selezionare startup per lo sviluppo di progetti a servizio del sistema salute e poi promuovere la cultura dell’innovazione tra i dipendenti dell’azienda farmaceutica.
L’alleanza
Pfizer Italia ha dunque deciso l’alleanza con H-Farm “convinta che la digital transformation sia essenziale nel rispondere all’emergere di nuove esigenze”. Dall’innalzamento dell’età media alle malattie croniche passando per le soluzioni efficaci per quelle più diffuse, i “big killer” contemporanei, fino alla domanda di salute e alla medicina digitalizzata, per quanto ancora (purtroppo) marginale in Italia, i temi sono moltissimi.
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Il piano d’azione
Il piano d’azione è articolato. Due divisioni di H-Farm ne prenderanno parte: la Human Innovation Culture e la Open Innovation. Parallelamente all’avvio del processo di formazione interna è iniziata una ricerca di startup a livello internazionale, che si avvale dell’esperienza della creatura di Donadon – di recente al centro di una campagna contro lo stop alla costruzione del nuovo campus educativo – e sul network sviluppato in oltre 13 anni di attività in progetti mirati all’innovazione.
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A finire sotto la lente sono state un centinaio di giovani aziende o realtà sulla base di un brief creato per indagare diverse aree di interesse scientifico: si va dall’aderenza alla terapia all’educazione e all’empowerment del paziente, dalla diagnosi precoce e miglioramento screening all’ottimizzazione dei flussi all’interno delle strutture sanitarie per offrire un servizio migliore ai pazienti.
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“Per far fronte al mutamento dei bisogni e governare le scelte del settore farmaceutico – ha spiegato Massimo Visentin, presidente e amministratore delegato di Pfizer in Italia – l’innovazione tecnologica e scientifica passa necessariamente attraverso la contaminazione positiva fra competenze diverse e trasversali. Grazie alla massima integrazione dei differenti attori che mettono a fattor comune le proprie competenze specifiche, si può incidere significativamente sui grandi temi legati alla salute della nostra epoca. Per noi di Pfizer significa capire, innanzitutto, come utilizzare i vantaggi offerti dalle nuove frontiere della tecnologia per dare risposte concrete a chi è da sempre al centro del nostro impegno: il paziente”.