Bisogna preparare la torta di Satana. Pronti a raccogliere gli ingredienti più disgustosi?
Nonostante i mille problemi che come cittadini e paese dobbiamo affrontare ogni giorno, l’estate è anche un momento sacro per svagarsi e pensare ad altro. Il periodo afoso non è per tradizione il più prolifico di novità gaming ed è forse proprio per questo che i titoli più interessanti hanno più spazio per farsi notare. Hell Pie, disponibile anche su Xbox Series X/S, è un prodotto delirante, in linea con lo stesso stile della startup che lo ha creato. Sluggerfly, software house indie fondata nel 2015 a Essen (Germania), si era già distinta con Ben and Ed in corse per zombie. Nel 2022 si gioca una carta per console, proponendo un platform che, parole degli sviluppatori, vuole portare il cattivo gusto a un livello successivo. Ci saranno riusciti?
Se siete appassionati di black humor e non vi disturbano scene splatter o dissacranti, potete star tranquilli del fatto che in Hell Pie troverete un’atmosfera comoda ai vostri sfoghi. Hell Pie, ovvero torta infernale, è il titolo che esplica l’obiettivo dell’intera avventura: il protagonista Nate è il demone del cattivo gusto, un esserino minuscolo che dovrà attraversare stanze e scenari decisamente più grandi di lui per trovare tutti gli ingredienti necessari a preparare la disgustosa torta per cui Satana va assai ghiotto. In queste peripezie non è solo: il suo destino è letteralmente legato (con una spessa catena) a quello di Nugget, angioletto molto in carne che ci servirà in non poche situazioni.
Il genere è come anticipato quello del platform, con un’alternanza di situazioni al chiuso e all’aperto. Oltre alla raccolta di risorse e all’esplorazione, Nate dovrà superare ostacoli e uccidere nemici. Per farlo è indispensabile la magia di Nugget, che potremo usare sia come punto di rimbalzo in aria per beffarci delle altezze più impervie, sia come arma da far roteare senza pietà. Usare un angioletto come arma vi suona un pelo fuori luogo? Allora meglio non anticiparvi nulla delle scene disgustose che dovrete affrontare.
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A livello di gameplay, Hell Pie sfrutta in maniera pregevole la verticalità degli ambienti, spingendo il gamer a destreggiarsi in acrobazie per raggiungere le aree più alte. Per combattere all’interno delle arene Nate dovrà inoltre ricorrere a bombe e altri marchingegni che genereranno interazioni ambientali niente male. Hell Pie è divertente e senza peli sulla lingua. Pure gli NPC e i nemici sono stati realizzati con un cura ossessiva per il cattivo gusto (meglio, il disgusto) di forme, sia solide sia liquide (ci siamo intesi?). Forse non siamo ai livelli di Struggling – di cui trovate qui sotto la recensione – ma se siete in cerca di uno svago disordinato e caciarone siete in bolla.