A Lanzarote, nell’arcipelago delle Canarie, è nato il primo museo subacqueo d’Europa. Si tratta di 300 statue, depositate a 10-15 metri di profondità, che vogliono far riflettere sull’importanza degli oceani e sui rischi che corrono a causa della stupidità umana.
Vivere un’esperienza artistica con pinne e bombola d’ossigeno. A Lanzarote, nell’arcipelago delle Canarie, è nato il primo museo interamente subacqueo d’Europa con 300 statue depositate a 10-15 metri di profondità. Il Museo Atlantico, curato dall’artista inglese Jason deCaires Taylor, è già aperto al pubblico anche se verrà completato nel gennaio del 2017.
L’obiettivo del museo subacqueo
Il lavoro di Jason de Caires Taylor ha l’obiettivo di sensibilizzare le persone sui problemi che minacciano i mari del mondo. Attraverso l’uso di un particolare cemento ecologico, sono state riprodotte sia scene quotidiane che scene più complesse, come Il Rubicone, che coinvolge 35 figure umane che camminano sotto le onde. Una marcia silenziosa e, insieme, una presa di coscienza dei danni che gli oceani subiscono a causa dell’avidità e della superficialità umana.
Le statue, inoltre, sono state immediatamente “accettate” dalla fauna e dalla flora marina dell’arcipelago spagnolo. Alghe e pesci hanno colonizzato i nuovi ospiti rendendo meno “estranea” e più familiare l’intera installazione artistica.
La zattera di Lampedusa
Jean-Louis André Théodore Géricault, pittore francese d’epoca romantica, dipinse nel 1818 un’opera chiamata La zattera della Medusa. Il quadro, oggi ospitato al Museo del Louvre di Parigi, racconta il naufragio della fregata francese Méduse, il 5 luglio 1816, davanti alle coste dell’attuale Mauritania.
Prendendo spunto da quest’opera, entrata ormai nell’immaginario popolare, Taylor ha scolpito un’opera d’accusa e di denuncia, La zattera di Lampedusa: «Non è un ricordo o un monumento per rendere omaggio a chi è morto annegato cercando un futuro migliore ma la rappresentazione di una società che ha sulle proprie spalle una responsabilità enorme e collettiva».
L’artista
Jason deCaires Taylor non è nuovo a questo tipo di opere. Nato nel 1974, da padre inglese e madre della Guyana, ha sempre subito il fascino del mare: «Ho passato gran parte della mia infanzia ad esplorare la barriera corallina della Malesia. Oggi unisco le mie due passioni: l’arte e il mare». Dopo essersi laureato a Londra, Taylor è diventato un artista di fama internazionale e un istruttore subacqueo qualificato, con oltre 20 anni di esperienza e immersioni.
Ha esposto fotografie, vinto premi e curato installazioni in giro per il Pianeta
Nel 2006 ha fatto nascere, a laro delle coste di Grenada, il primo Underwater Sculpture Park. Una moderna meta turistica, di indubbio fascino, inserita da National Geographic tra le 25 meraviglie del mondo. Un’opera monumentale che ha avuto il merito, con il supporto del governo locale, di creare un’area marina protetta.
Negli anni successivi, Taylor ha collaborato anche con altre mostre e musei subacquei: dal Messico, dove il suo aiuto è stato determinate per la fondazione del MUSA (Museo de Arte Subacuático), alle Bahamas.
Lanzarote e le Isole Canarie
Non è un caso se l’arcipelago spagnolo è stato scelto per ospitare un museo così originale. La zona sud-orientale dell’isola Lanzarote, in particolare l’area sottomarina chiamata Las Coloradas, si presta particolarmente ad un’operazione del genere, soprattutto perché riparata dalle correnti fredde che attraversano quei mari.
In più il fondale, sabbioso, poco profondo e piatto, e l’acqua, dotata di una perfetta trasparenza, permetteranno, in giornate fortunate, la diretta osservazione delle statue. Ultima nota, non meno importante: il 2 per cento dei profitti sarà destinato alla ricerca e sviluppo delle specie e dei fondali marini del territorio. Una bella iniziativa e un’ottima idea per le prossime vacanze estive.